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Tutto quello che c’è da sapere sui somatotipi

 

Per quanto possiamo essere tutti uguali, ognuno di noi è caratterizzato da una struttura fisica differente, che influisce sul metabolismo, sulla dieta e persino sul tipo di allenamento.

 

La parola somatotipo ha origini greche: soma infatti significa corpo e il termine fu coniato dal medico statunitense William Herbert Sheldon durante gli anni ’40, che contribuì notevolmente alle teorie sulla relazione tra fisicità, temperamento e criminalità.
Basò i suoi studi sui foglietti embrionali, ovvero le trasformazioni delle cellule che avvengono durante lo sviluppo evolutivo e che danno origine alle varie parti del corpo. Il primo a formarsi è l’endoderma, che dà vita all’apparato respiratorio e digestivo; segue il mesoderma, che fa evolvere il cuore, i vasi sanguigni e il muscolo scheletrico.
Infine troviamo l’ectoderma, a cui sono collegati il sistema nervoso e la pelle. Dunque, in totale abbiamo tre somatotipi: endomorfo, mesomorfo ed ectomorfo. Tuttavia, negli anni ’60 e ’70 diversi studi ipotizzarono l’esistenza di altre due sottocategorie: il meso-ectomorfo e l’endo-ectomorfo, che racchiudevano le caratteristiche di due biotipi in un unico individuo.
Ogni tipologia differisce non soltanto nella struttura fisica, dando la possibilità di personalizzare la dieta e il tipo di allenamento, ma anche nel carattere, aumentando la probabilità di sviluppare o meno problematiche psicologiche.
Continuate a leggere per scoprire quale è il vostro somatotipo e in che modo sviluppare al meglio la massa muscolare in base a questo.

 

I tre somatotipi

Come abbiamo accennato, lo studio fatto da William Herbert Sheldon contribuì notevolmente non solo alla differenziazione delle strutture fisiche, ma anche alla comprensione dello sviluppo di quest’ultime durante lo stato embrionale.
Prima di proseguire, però, ci teniamo a sottolineare che tali caratteristiche non sono sempre così precise, soprattutto quelle relative al comportamento, e che non è assolutamente accertato che queste possano provocare necessariamente delle malattie e delle problematiche psicologiche.

 

L’endomorfo

Caratterialmente è quello più estroverso, tranquillo, tendente alla comunicazione e alla tolleranza, allo stesso modo potrebbe essere più propenso alla pigrizia. In termini psicologici invece è possibile che possa sviluppare manie ossessive compulsive.
L’endomorfo, dal greco endo, cioè dentro, è il somatotipo incaricato dello sviluppo delle viscere: l’intestino, il pancreas, il fegato, il timo, la tiroide e l’apparato respiratorio. Strutturalmente ha un fisico più tondo, robusto, le braccia sono slanciate, tuttavia tende ad accumulare grasso nelle zone prevalentemente adipose, come le cosce e il bacino.
Inoltre presenta difficoltà a dimagrire, a causa del metabolismo più lento, ma può sviluppare facilmente massa muscolare con l’esercizio fisico. Dal punto di vista medico, proprio per la sua tendenza a ingrassare, può andare incontro a malattie del sistema cardiovascolare, al diabete e all’obesità.

Il mesomorfo

Rappresenta il biotipo perfetto: strutturalmente forte e capace di sviluppare in modo più omogeneo la muscolatura e le ossa. Tende ad accumulare poco adipe, ha i fianchi stretti e le spalle larghe, infatti è la tipologia più propensa ad affrontare qualsiasi sport.
È quello deputato alla formazione del sistema scheletrico e del tessuto connettivo, inoltre, nonostante generalmente non sia portato a ingrassare, poiché è soggetto a oscillazioni di peso continue, può andare incontro all’obesità androide, ovvero quella relativa alla parte superiore del corpo.
Caratterialmente sembra sia più aggressivo, competitivo, sicuro di sé e con una grande voglia di mettersi in gioco, tuttavia tali comportamenti potrebbero sfociare in manie depressive e comportamenti di tipo violento.

 

L’ectomorfo

Meno fortunati dei precedenti, gli ectomorfi hanno difficoltà sia a ingrassare, sia a mettere su massa muscolare. Hanno un metabolismo molto veloce, sono strutturalmente più alti, slanciati e con un’ossatura esile.
Purtroppo però, per riuscire a irrobustirsi, hanno bisogno di affrontare un allenamento intensivo fatto di esercizi multi articolari, ovvero sessioni in cui più parti del corpo lavorano contemporaneamente.
Si tratta del biotipo collegato all’epidermide e al sistema nervoso, ai peli, i capelli e alle unghie. È quello più fragile dei tre: introverso, sensibile e timido, e sembra possa sviluppare più facilmente osteoporosi, Alzheimer e talvolta schizofrenia.

 

I somatotipi intermedi

Durante i suoi studi, Sheldon comprese che fosse impossibile e riduttivo catalogare tutte le persone all’interno di tre soli schemi. Per questo motivo ne furono inserite altre due, che racchiudono le caratteristiche di più somatotipi alla volta.
In realtà però, ne sono stati evidenziati ben 67 in cui potersi individuare: ciascuno di noi, strutturalmente parlando, può essere caratterizzato da una percentuale maggiore o minore di ognuno, scegliendo generalmente la tipologia che sembra possa essere quella più dominante.

Il meso-endomorfo

Potrebbe essere considerata una via di mezzo tra l’endomorfo e il mesomorfo, in cui è presente una buona propensione a sviluppare massa muscolare ma al tempo stesso anche adipe nella zona del bacino.

Il meso-ectomorfo
Questo biotipo riesce a mettere facilmente massa magra nella parte alta del corpo, mentre quella bassa fatica a svilupparsi. A differenza dell’ectomorfo puro, questo tende a ingrassare più velocemente.

 

Come capire il proprio somatotipo

Per scoprire a quale biotipo si appartiene è necessario recarsi da un nutrizionista, che saprà misurare e pesare con una speciale bilancia, in grado di calcolare la quantità di massa grassa, quella magra e il tipo di metabolismo.
In questo modo, lo specialista potrà aiutarvi nella scelta della migliore dieta da seguire per poter sviluppare correttamente la muscolatura. Tuttavia, su numerosi siti online è possibile fare autonomamente tale conteggio, valutando la grandezza delle spalle, dei fianchi, quella del polso, dell’avambraccio, dei glutei e infine la tendenza o meno a ingrassare e a perdere peso.
In ogni caso, questo metodo non può essere attendibile quanto la diagnosi fatta da un medico, dunque non è consigliabile iniziare una dieta basandosi soltanto su un autotest trovato su Internet.

 

La dieta, il metabolismo e l’allenamento

Come avrete di sicuro compreso, il somatotipo non è altro che quella che banalmente definiamo costituzione, e che Sheldon cercò di racchiudere all’interno di tre tipologie comuni per tutti gli individui.
Grazie ai suoi studi è stato possibile definire l’alimentazione e l’allenamento più adatti, basandosi sulle caratteristiche fisiche e la qualità del metabolismo, che possono differenziarsi molto, ma non troppo, l’una dall’altra.
Per esempio, l’endomorfo tende ad accumulare più facilmente: non a caso, è la tipologia che più ha possibilità di sviluppare diabete e obesità, ma è anche il biotipo dotato di una maggiore prestanza fisica, e ciò di cui ha bisogno è di esercizio frequente e fatto di prove di forza.
Il genere di allenamento migliore potrebbe essere l’high intensity interval training, conosciuto anche come cardio HIIT, in cui vi è l’alternanza tra brevi sessioni ad alta intensità, ad altre fasi di recupero più lunghe e leggere.
L’attività aerobica deve essere sempre presente, per riuscire ad abbassare quanto più possibile la percentuale di metabolismo basale e di conseguenza l’accumulo dei grassi. Il tipo di dieta da preferire è la carb cycling: un tipo di alimentazione che prevede la ciclizzazione dei carboidrati, alternando la loro quantità per modificare gradualmente l’assimilazione dei glucidi e dei lipidi.
In parole povere, si scelgono dei giorni in cui si assumono grassi e altri in cui si preferiscono gli zuccheri, in questo modo l’attività metabolica cambia, migliorando così la sensibilità all’insulina e dando la possibilità di effettuare anche dei periodi di digiuno, lasciando il consumo di carboidrati per la fase post allenamento.
Il mesomorfo è il biotipo considerato quasi perfetto: accumula poco grasso, dimagrisce più facilmente ed è già dotato di un sistema muscolare più sviluppato rispetto ai altri due somatotipi.
Il suo metabolismo è veloce e non ha bisogno di seguire un’alimentazione molto ferrea fatta di poche calorie, poiché riesce a gestire abbastanza bene il livello di glucosio nel sangue, senza sviluppare diabete o problematiche relative al sistema cardiaco e sanguigno.
La reverse diet è quella più apprezzata: a differenza delle altre, non prevede l’assunzione di porzioni ridotte, bensì l’opposto, aumentando gradualmente la quantità di calorie, principalmente carboidrati, di 80 g a settimana.
Tale sistema potrebbe far accumulare grassi, tuttavia se ci si sottopone a un duro allenamento in monofrequenza, per il quale si avrà anche più energia, tale problematica non si presenterà.

Per quanto riguarda gli ectomorfi invece, questa categoria, che da un lato potremmo ritenere più sfortunata, poiché ha braccia e gambe sottili, ossa più fragili e inclini agli infortuni, dall’altra presenta una maggiore difficoltà a ingrassare, avendo così la possibilità di mangiare di più senza aumentare esponenzialmente di peso.
Sono considerati degli hardgainer: infatti sembra tendano ad avere poca massa muscolare, e a dover effettuare dei periodi post workout più lunghi per poter recuperare. Si dice inoltre siano poco portati per il bodybuilding e che invece dovrebbero preferire gli sport prettamente aerobici, come per esempio la corsa.
Tuttavia, ciò non è sempre vero: un allenamento multifrequenza potrebbe invece aiutarli a massimizzare più muscolatura, cercando di aumentare gradualmente l’intensità senza sottoporsi a prove di forza, che invece potrebbero essere deleterie.
Ma come impostare la dieta di un ectomorfo che non riesce a mettere su massa grassa, né tantomeno quella magra? Una soluzione attuata da molti bodybuilder caratterizzati da tale somatotipo è la If It Fits Your Macro.
Conosciuta anche con l’acronimo IIFYM, prevede l’assunzione di macronutrienti senza dare troppo peso alle calorie, preferendo però i grassi e i carboidrati al posto degli zuccheri raffinati, che potrebbero far alzare la glicemia.
Questo tipo di alimentazione può far aumentare la percentuale di grasso nel corpo, ma contemporaneamente anche la massa muscolare, dando persino una maggiore energia durante gli allenamenti. Tuttavia, questa fase è solo quella iniziale: man mano che il corpo cambia, i pasti a base di proteine dovranno essere sempre di più rispetto a quelli lipidici.

 

 

 

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I 10 cibi più ricchi di fibre: quali sono?

 

Inserire le fibre alimentari è molto importante per ottenere una dieta bilanciata. Vediamo dunque insieme a cosa servono e quali sono i cibi che le contengono.

 

Nonostante possa sembrare strano, le fibre sono un elemento fondamentale per il corpo umano, eppure non sono digeribili dallo stomaco e dall’intestino, ma soltanto in parte dal colon. Sono un derivato delle piante e dunque è possibile trovarle principalmente all’interno della frutta e della verdura, tuttavia, non tutte hanno la stessa struttura e percentuale.
Sono composte da tanti elementi chimici, come per esempio l’inulina, la pectina, gli oligosaccaridi, la lignina o la cellulosa, ma ognuno di questi svolge un ruolo differente e ha degli effetti specifici sul corpo umano.
Possono inoltre essere assorbiti o meno dagli enzimi digestivi: in questo articolo potrete trovare le caratteristiche generali, le loro funzioni e benefici, oltre a scoprire quali sono i rischi che è possibile correre in caso di una dieta troppo ricca di fibre.

 

Le tipologie

Chimicamente, le fibre alimentari vengono divise in due grandi categorie: solubili o insolubili.
Le prime sono quelle che si sciolgono a contatto con l’acqua, e si trasformano in una sostanza gelatinosa che, sulle pareti dell’intestino, si legano con i lipidi e gli zuccheri che transitano durante la digestione, rallentandola e trasmettendo un senso di sazietà al cervello.
Per questo motivo è consigliato assumerne molte durante le diete a scopo dimagrante, abbassando così anche i livelli di trigliceridi e insulina nel sangue. A questa tipologia appartengono l’inulina, la pectina, la gomma, la mucillagine, per esempio quella prodotta dai semi di lino o di psillio, i beta-glucani, gli oligosaccaridi e gli amidi.
Quelle insolubili invece non si sciolgono in acqua, ma hanno la capacità di raccoglierla, facendo aumentare il volume delle feci e accelerando il metabolismo e la motilità intestinale. A causa di ciò sono indicate a chi soffre di stipsi, spesso causata da un apporto di liquidi troppo basso nella propria dieta. 
Di questo gruppo invece fanno parte la lignina, la cellulosa, i polisaccaridi e l’emicellulosa.

 

Le funzioni

Ma a cosa servono esattamente le fibre alimentari? Come avrete intuito svolgono un ruolo fondamentale sulla peristalsi e la funzionalità intestinale: la stipsi è la prima causa di emorroidi e ragadi anali.
Per contrastarle è indicata l’assunzione di integratori a base di semi di psillio o altre sostanze che possano aumentare il volume delle feci, ammorbidirle e rendere il passaggio attraverso il retto meno doloroso e problematico.
Rendono più veloce il metabolismo, riducendo l’assorbimento degli zuccheri e dei lipidi, aiutando a contrastare l’obesità, l’ipercolesterolemia, il diabete e le malattie a carico del sistema cardiovascolare. 
Provocano un senso di sazietà: per questo motivo il loro apporto è consigliato durante le diete, dando modo di evitare le abbuffate e tenere maggiormente sotto controllo il proprio peso.
Inoltre la tipologia solubile può inglobare le tossine, facendo in modo che queste non rimangano troppo tempo tra le pareti, diminuendo così l’insorgenza di patologie gastriche gravi, come la diverticolite e il tumore al colon.
Infine, sembra possano modificare il pH presente sui villi intestinali, risanando e aumentando la produzione dei probiotici, incaricati della protezione della mucosa.

L’eccesso di fibre

Non sempre fare un’abbuffata di fibre alimentari è una buona idea, soprattutto quando queste sono derivate dai cereali o dai semi di frumento macinati, come la crusca, che può avere degli enormi benefici se consumata con cognizione.
Tuttavia spesso si tende ad abusarne, sperando in un effetto di sazietà e nell’aumento delle feci, non considerando che si tratta in realtà di un prodotto che subisce un processo chimico particolare, e che in realtà rappresenta lo scarto del grano adoperato per la realizzazione della farina.
Negli anni ‘70 il suo utilizzo era suggerito da moltissimi medici anche per i bambini, che speravano di migliorare la loro motilità intestinale, ma questo ha portato a un incremento delle patologie intestinali, come il colon irritabile, la principale causa della diarrea cronica, le coliti, la flatulenza e il malassorbimento di numerosi nutrienti, come il ferro, il calcio e il fosforo.
Per fortuna oggi si tendono a preferire integratori a base di altre tipologie di fibre, più naturali e sicure, tuttavia, è sempre bene rivolgersi a un medico specializzato in nutrizione prima di acquistare prodotti che accelerino il metabolismo, soprattutto nel caso dei bambini in fase di crescita, che potrebbero pagarne le conseguenze per tutta la loro vita.

 

L’apporto corretto

Secondo la LARN, l’associazione che si occupa dei livelli di assunzione di riferimento dei nutrienti, la dose appropriata di fibre dovrebbe essere pari a 30 g al giorno e contenere sia quelle solubili, sia quelle insolubili in quantità pari.
Tuttavia, questi dati si riferiscono alla dieta di un uomo o una donna adulti in condizioni sane e con uno stile di vita equilibrato. Nel caso di soggetti affetti da patologie, obesi o sottopeso, è molto probabile che questa percentuale possa cambiare ed essere modificata a seconda del caso.
Per questo motivo, è sempre raccomandabile farsi seguire da un nutrizionista e far scegliere a lui quale possa essere la soluzione più giusta per le proprie esigenze specifiche. Inoltre, è opportuno specificare che tale peso di fibre non corrisponda ad altrettanti grammi di frutta o verdura, ma è ovviamente la somma della lignina, pectina, cellulosa, gomma ed emicellulosa contenute all’interno.

 

I cibi più indicati

Le fibre sono contenute nella maggior parte della frutta e della verdura, tuttavia non tutte presentano la stessa percentuale equamente distribuita tra solubili e insolubili. Per questo motivo, abbiamo pensato di elencare i dieci alimenti più consigliati nelle diete, da mangiare preferibilmente sia crudi, sia cotti come nel caso dei legumi.

Cereali

Al primo posto troviamo senza alcun dubbio i cereali, ma solo quelli integrali come la segale, il farro, il miglio, il mais, l’orzo, l’avena e tanti altri. Questi hanno una dose di fibre molto elevata, capace di inglobare gli zuccheri in eccesso e abbassare i livelli di glicemia e trigliceridi nel sangue, tuttavia è preferibile non eccedere mai con le porzioni.
In ogni caso, sono da escludere quelli raffinati, come la farina bianca o il riso brillato, che contengono una percentuale di carboidrati troppo alta.

 

Legumi

Uno degli alimenti che maggiormente riesce a indurre il senso di sazietà sono proprio i legumi. Questi ultimi sono spesso indicati nelle diete dimagranti per questo motivo, tuttavia una dose troppo elevata può causare gonfiore addominale e aria, apportando inoltre problemi intestinali a chi soffre di colon irritabile.
È opportuno dunque scegliere con cura la tipologia di legume da mangiare, preferendo per esempio le lenticchie, i fagioli rossi e i piselli, preferibilmente non in scatola, al posto dei ceci, che sono caratterizzati da una percentuale di fibre troppo eccessiva.

 

Finocchi

Si tratta di un ortaggio da sempre apprezzato per le sue particolari doti digestive, infatti viene utilizzato anche all’interno di infusi e tisane, per stimolare la diuresi e ridurre la ritenzione idrica. Il finocchio ha pochissime calorie e contiene anetolo, una sostanza in grado di diminuire il gonfiore addominale causato dalle diete troppo ricche di carboidrati.
Inoltre è ricco di acqua e fibre filamentose che inglobano le tossine, gli zuccheri e i trigliceridi in eccesso, migliorando anche la qualità del sistema sanguigno e cardiaco.

 

Le carote

Sapete che il decotto di carote può aiutare a diminuire i dolori addominali e la diarrea? Non a caso questo ortaggio è considerato uno dei migliori alimenti da inserire nella propria dieta, sia dimagrante o di mantenimento, poiché le fibre contenute aiutano a riequilibrare la flora e la normale motilità intestinale.

Le melanzane

Composte per lo più da acqua e fibre, le melanzane sono molto apprezzate durante l’estate grazie alla loro versatilità in cucina, è un alimento ipocalorico ricco di sali minerali e vitamine del gruppo B, con pochi grassi e ottime proprietà antiossidanti.
Come le carote e le zucchine, possono essere consumate bollite e alla griglia, tuttavia sarebbe preferibile evitare di mangiarle crude oppure fritte, per quanto queste ultime possano essere molto gustose.

 

Le cipolle

Anche se a qualcuno potrebbe sembrare strano, le cipolle contengono ben 2 g di fibre di tipo solubile, in particolare l’inulina, che aiuta a diminuire i livelli di trigliceridi nel sangue.

 

La frutta secca

Un esempio potrebbero essere le mandorle, che non solo sono ricche di magnesio e acidi grassi utili all’organismo, ma aiutano a tenere sotto controllo la fame, donando un senso di sazietà quasi immediato. 

 

Le castagne

Rappresentano il frutto autunnale per eccellenza: possono essere consumate bollite o arrostite, tuttavia essendo molto farinose non bisogna eccedere con le quantità, poiché potrebbero provocare aria intestinale e mal di pancia. Tuttavia, le castagne non contengono soltanto fibre, ma sono anche ricche di proteine e sali minerali, come ferro, calcio e fosforo.

 

Le prugne

Quelle secche sono ricche di fibre e sorbitolo, un composto prodotto dal glucosio che grazie alla sua particolare struttura può trasformarsi in nutrimento per i probiotici, che migliorano la qualità dei villi intestinali.

Le mele

La loro buccia, così come quella delle pere, contiene ben 4 g di fibre: possono essere mangiate da adulti e bambini come piccolo spuntino pomeridiano, per diminuire il senso di fame tra un pasto e l’altro.

 

 

 

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Come accelerare il metabolismo

 

Che cos’è il metabolismo? Quali sono i metodi per renderlo più veloce e dimagrire più in fretta? In questo articolo troverete tutte le informazioni che state cercando.

 

Il metabolismo non è altro che l’insieme di tutti i processi che avvengono all’interno del nostro organismo, sia per quanto riguarda quelli energetici, che servono a mantenere in salute noi e le nostre cellule apportando i giusti nutrienti, ricavati dagli alimenti, sia quelli di scarto, che vengono poi espulsi attraverso le urine, il sudore e le feci.
Si tratta di un perfetto equilibrio, che talvolta può però essere scompensato da diversi fattori, come malattie a carico dell’intestino, del sistema linfatico o dell’obesità, oppure può modificarsi con l’avanzare dell’età.
In parole povere, il metabolismo serve a immagazzinare le sostanze utili al corpo, e bruciare quelle ritenute in eccesso, che si accumulano nelle zone adipose e tendono a farci ingrassare.
Questo a sua volta si divide in due processi differenti: anabolismo e catabolismo. Il primo si riferisce alle reazioni di creazione delle molecole più grandi e complesse, come gli amminoacidi, i monosaccaridi e i nucleotidi, che vengono attivati dall’ATP, ovvero l’energia rilasciata dall’idrolisi, diventando infine elementi utili, come per esempio le proteine, i lipidi ecc.
Il metabolismo catabolico invece è l’opposto: serve a scindere le molecole più grandi trasformandole in più semplici, apportando energia utile all’organismo. Il nome ha origini greche e vuol dire “cambiamento”: tale processo racchiude tutte le trasformazioni chimiche, a partire da quelle relative alle proteine, che si modificano in amminoacidi.
Gli zuccheri e i carboidrati diventano a loro volta monosaccaridi o polisaccaridi; i lipidi, prima di essere considerati dannosi e aumentare i trigliceridi e il colesterolo, servono a proteggere le membrane cellulari.
Infine ci sono i minerali e le vitamine, che hanno un’infinità di funzioni biologiche e che, esattamente come tutte le altre sostanze chimiche sopracitate, sono aiutati dagli enzimi per effettuare le trasformazioni e incanalarsi nelle zone del nostro corpo a loro assegnate.
Ogni elemento vivo sulla terra è caratterizzato da un metabolismo differente, capace di sintetizzare determinate molecole a seconda della propria specie: le piante per esempio, possono ricavare proteine e polisaccaridi semplicemente assorbendo anidride carbonica e ossigeno.
Queste sono chiamate autotrofe, ovvero sono in grado di produrre da sole il proprio nutrimento, quelle fotoautotrofe invece lo fanno assorbendo il calore prodotto dai raggi del sole, senza i quali morirebbero.

 

Come calcolare il metabolismo


Conoscere il proprio metabolismo può essere utile per impostare un programma di workout e un tipo di dieta più adatto alla propria situazione. Per poter ottenere dei dati precisi sarebbe opportuno recarsi da un medico nutrizionista, tuttavia, seguendo alcune semplici indicazioni, è possibile farlo anche da soli.
Innanzitutto avrete bisogno di un metro morbido con cui misurare la circonferenza della vita, del collo e dei fianchi, è necessario inoltre conoscere la propria altezza e il peso corporeo, preferibilmente quello rilevato a digiuno la mattina presto.
Bisogna poi stabilire qual è il vostro stile di vita, se sedentario, moderato oppure attivo. In giro per il web è possibile trovare molti siti per conoscere il proprio BMI, ovvero l’indice di massa corporea, e il WHR, che corrisponde al rapporto tra la circonferenza di vita e fianchi, da sapere nel caso in cui abbiate bisogno di ottenere la quantità di massa grassa e magra che vi caratterizza.
In ogni caso, ricordiamo che questi dati cambiano a seconda dell’età e del sesso, e che in alcuni casi particolari, per esempio, in presenza di malattie come il diabete, l’obesità, l’iper/ipotiroidismo o il malassorbimento intestinale, in cui il metabolismo può subire variazioni, un semplice test su Internet non può sostituire il parere di un medico esperto.

Il fabbisogno energetico

Per riuscire ad accelerare il processo metabolico, è necessario provare ad aumentare la quantità di elementi, come i grassi, i carboidrati e gli zuccheri, ma non quelli da accumulare, bensì quelli da utilizzare per produrre energia.
Questo particolare sistema è influenzato da tre fattori piramidali: in basso troviamo il metabolismo basale, l’attività fisica e in cima la termogenesi indotta dalla dieta, comunemente chiamata anche TID.
Ognuna delle tre condiziona l’organismo in maniera e in quantità differente: per esempio, ciò che ci mantiene in vita, svegli e si occupa dei normali processi di trasformazione degli alimenti è il metabolismo basale, che corrisponde a circa il 60-70% di tutto il dispendio energetico.
L’attività fisica invece richiede uno sforzo maggiore, poiché i muscoli hanno bisogno di utilizzare delle molecole migliori rispetto a quelle che verrebbero immagazzinate nell’adipe. Per questo motivo, fare sport aumenta la massa magra, facendoci consumare anche una quantità di calorie nettamente superiore.
La zona più in alto, invece, è quella relativa alla dieta, e si divide a sua volta in termogenesi obbligatoria e facoltativa. La prima fase è quella che si occupa della digestione, che avviene inevitabilmente in seguito all’ingestione di cibo, trasformando e smistando tutti i nutrienti all’interno delle cellule assegnate.
Quella facoltativa invece, riguarda il calore sprigionato e l’attivazione del sistema simpatico centrale. Non a caso, nelle persone affette da patologie metaboliche come l’obesità, questo stadio è molto meno presente, ed è per questo che viene consigliato loro di effettuare più pasti di dimensioni ridotte durante la giornata, evitando così l’accumulo eccessivo.
In conclusione, il metabolismo di ognuno di noi è regolato da queste funzioni, e lo sport può influenzare notevolmente la sua velocità. Tuttavia, il dispendio energetico può cambiare in base a diversi fattori: il tipo di attività, la durata, l’intensità e l’indice di massa corporea.

 

Relazione con il peso corporeo

Come abbiamo visto, in assenza di patologie importanti, il metabolismo può modificarsi, e dunque rallentare, a seconda non tanto della predisposizione genetica, ma principalmente del peso corporeo.
Il sistema muscolare infatti fa parte della massa magra, che dovrebbe sempre essere in percentuale nettamente superiore rispetto a quella grassa. Se riuscissimo a ottenere un equilibrio simile, il consumo di calorie sarebbe maggiore, poiché i muscoli richiedono uno sforzo di energia più intenso e diminuirebbero così le probabilità di ingrassare.
È proprio per questo che la maggior parte dei soggetti obesi ha difficoltà a dimagrire: il metabolismo basale occupa una percentuale troppo elevata rispetto alle altre fasi del fabbisogno energetico, rendendoli anche più vulnerabili a malattie causate dall’eccesso di trigliceridi, zuccheri, colesterolo ecc.


Flessibilità metabolica

Dunque, il problema principale del metabolismo lento è l’alta percentuale di quello basale che domina i nostri processi chimici e biologici, ed è per questo che è necessario abbassarla e sostituirla gradualmente con l’attività fisica.
Tale processo è influenzato principalmente da: l’alimentazione, il clima in cui si vive, l’età, la predisposizione genetica, gli ormoni, la massa muscolare, lo stile di vita, il sesso e infine la temperatura corporea.
Non tutti questi fattori però possono essere modificati: per questo motivo è bene sapere che in caso di malattie particolari, come per esempio l’ipotiroidismo, che può rallentare notevolmente le attività metaboliche, gli esercizi motori e la dieta possono certo svolgere un ruolo importante, ma talvolta è molto difficile poter ottenere i risultati sperati.
Lo stesso discorso vale per chi, a causa di predisposizioni genetiche tramandate da entrambi i genitori, tende a ingrassare.

 

Gli esercizi

Ancor prima della dieta, l’attività fisica è quella che più influenza il metabolismo di un individuo, riuscendo ad accelerarlo se questa viene svolta in modo costante, poiché può modificare il dispendio energetico e dunque lo smaltimento delle calorie in eccesso.
È importante quindi allenarsi almeno tre volte a settimana, ricordando di alternare esercizi tonificanti e rassodanti, come per esempio i workout total body, i pesi, ad altri detti di potenziamento, che servono a bruciare i grassi e aumentare la massa muscolare, come il bodyweight, gli affondi, gli squat, flessioni ecc.
Un altro consiglio è quello di cambiare spesso la scheda di allenamento: in questo caso è sempre preferibile rivolgersi a un istruttore, che saprà guidarvi in tutto il vostro percorso, scegliendo ogni volta degli esercizi differenti, a seconda delle zone del corpo da tonificare.
Inoltre, anche se può sembrare una banalità, è invece fondamentale imparare a respirare in modo corretto durante le sessioni, evitare di trattenere il fiato e ricordarsi di fermarsi dopo ogni serie, distanziandole di almeno 30 secondi l’una dall’altra.

La dieta

Cambiare stile di vita è fondamentale se si vuole dimagrire, e il passo successivo dopo l’inizio di un’attività sportiva è modificare la propria alimentazione. Come abbiamo visto, la termogenesi indotta dalla dieta occupa una minima parte del sistema metabolico, e per far sì che la fase facoltativa sia più elevata è necessario distribuire i pasti in modo differente.
Per esempio, la colazione dovrebbe essere più abbondante, accompagnata da una percentuale di proteine ed effettuata in due momenti differenti della mattina, per evitare che sopraggiunga il senso di fame.
Inoltre, avendo constatato che i lipidi sono altrettanto importanti per il buon mantenimento delle cellule, non è necessario eliminare completamente i grassi e la carne rossa, ma piuttosto diminuire le razioni.
Bisogna preferire le proteine al posto degli zuccheri e dei carboidrati, come per esempio il pesce, i latticini, le uova e carni bianche, poiché più utili e di facile digeribilità. Aggiungete sempre una dose di fibre che aumentano la peristalsi, come la frutta, i legumi o la verdura, e cercate di bere almeno 2 L di acqua al giorno.

 

 

 

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Che cos’è la Glucosammina?

 

Tutti gli utilizzi, le funzioni, gli effettivi benefici e le controindicazioni che riguardano questo particolare amminomonosaccaride presente nel nostro organismo.

 

La Glucosammina è uno dei componenti maggiormente presenti nella struttura di diversi animali, soprattutto quelli caratterizzati da una corazza, come i crostacei, gli artropodi, ovvero una vasta varietà di invertebrati, celomati e protosomi, insomma tutte quelle specie, marine e terrestri, che potremmo quasi classificare come primordiali.
Inoltre, anche i funghi, le spore e i batteri ne sono provvisti, così come le cellule del corpo umano. Il termine in realtà non rappresenta soltanto un elemento chimico, bensì una classe, quella dei regioisomeri amminodeossiglucosio, di cui il glucosio e la maggior parte degli zuccheri fanno parte.
La sua formula chimica è così composta: C₆H₁₃NO₅, è spesso chiamata anche 2D-Glucosammina, ovvero 2 ammino, composti derivati dall’ammoniaca, 2 deossi, elementi chimici che si creano conseguentemente alla perdita di atomi di ossigeno, e glucosio.
Questa è estratta dagli esoscheletri dei crostacei tramite idrolisi, e fu individuata per la prima volta nel 1876 dallo studioso Ledderhose, tuttavia fu classificata soltanto nel 1939 dal chimico e tossicologo Walter Norman Haworth, colui che scoprì la formula dell’acido ascorbico e la sintetizzò in laboratorio per la prima volta per la commercializzazione.
Questa molecola non è solo una delle tante che compongono il nostro corpo, ma desta da decenni un enorme interesse grazie alle sue particolari proprietà e funzioni che svolge per la cura di alcune specifiche malattie, soprattutto quelle legate alle ossa, alle articolazioni e al sistema muscolare.
Inoltre è ampiamente utilizzata dagli sportivi, a volte con poca cognizione, sotto forma di integratori in polvere o in capsule.

 

Proprietà

A cosa serve la Glucosammina? Come abbiamo visto, si tratta di una molecola che viene ricavata dal glucosio, la sua forma è classificabile come catena polisaccaride, e si trova già all’interno del nostro corpo.
Infatti, questa compone buona parte dei tessuti cartilaginei, è impiegata nel mantenimento della struttura muscolare e contribuisce alla sua funzionalità. Inoltre, non solo è in grado di formare acido ialuronico, che protegge e tonifica le cellule, ma è presente anche nel liquido sinoviale, lo strato viscoso che si trova tra le cartilagini e che fa scorrere nel modo corretto le ossa durante il movimento.
Una mancanza di tale fluido può provocare la rottura o l’assottigliamento dei legamenti, che sfregano e provocano dolorose infiammazioni, come per esempio quella a carico delle ginocchia.

Benefici

Secondo alcuni recenti studi, è stato dimostrato che l’utilizzo per un periodo prolungato di un integratore a base di Glucosammina possa favorire l’assorbimento dei glicosamminoglicani, ovvero le lunghe e funzionali catene presenti nelle ammine contenenti zuccheri, migliorando i sintomi legati alle patologie a carico delle cartilagini e delle articolazioni.
Queste possono ridurre il dolore e migliorare la mobilità dei pazienti affetti da artrosi, una delle malattie più frequenti nelle persone anziane, che a causa appunto dell’età, tendono a ridurre e rallentare la produzione di Glucosammina.
Inoltre, viene impiegata anche per la cura di altre patologie articolari come l’osteoartrite, migliorando anche in questo caso la situazione generale di dolore, mobilità e facendo diminuire anche la quantità di farmaci antinfiammatori, che tali pazienti sono talvolta costretti a prendere.
Tuttavia, nonostante nel corso degli anni siano state effettuate numerose ricerche in merito, alcuni specialisti non sembrano essere convinti sull’utilizzo di integratori in caso di malattie gravi senza prescrizione medica, come quelli acquistabili online o nelle parafarmacie, poiché la quantità di principio attivo sarebbe troppo ridotta.

 

Integratori a base di Glucosammina

In commercio è possibile trovare tre tipologie di integratori aventi come principio attivo tale molecola: la Glucosammina solfato, che ha una biodisponibilità e grado di assimilazione del 65%, quella cloridrato all’83%, e infine la N-acetil Glucosammina del 75%.
La tipologia più adatta viene scelta in base alla situazione, per esempio le prime due sono spesso prescritte per la cura dell’artrosi, soprattutto quella riguardante le ginocchia. L’ultima variante, invece, ha riscontrato degli effetti positivi sui pazienti affetti da degenerazione dei tessuti articolari.
Tuttavia, secondo gli ultimi studi, pare sia in grado di apportare un miglioramento in caso di malattie infiammatorie intestinali gravi, come il morbo di Crohn o la rettocolite ulcerosa.
Spesso però, a causa del fatto che questo tipo di integratore viene per lo più adoperato dagli sportivi, per prevenire o curare gli strappi muscolari e i danni ai legamenti, è venduto in accoppiata con altri elementi utili all’organismo.
Per esempio la vitamina C, che aiuta a mantenere più forte il sistema immunitario, inoltre favorisce l’assimilazione del collagene da parte delle cellule, sintetizzato proprio dalla Glucosammina.
È possibile trovare percentuali di erbe e spezie medicali, come la curcuma o lo zenzero, anche loro impiegate come immunostimolanti, oppure altri elementi chimici incaricati della salvaguardia dei tessuti connettivi o per diminuire i dolori articolari, come lo zinco o il selenio.
Tuttavia, il supplemento alimentare più diffuso e apprezzato dagli atleti è quello a base di Glucosammina solfato e condroitina, che insieme alla prima, caratterizza una buona parte dei tessuti cartilaginei, quelli che ricoprono e proteggono i nostri muscoli.
Anche questa molecola, per poter produrre integratori, viene estratta dagli animali, in particolare dalla trachea o altre parti di squali e pesci facenti parte della famiglia dei condritti.
Di norma, un supplemento alimentare simile è molto efficace se impiegato per la cura dell’osteoartrite, l’osteoartrosi oppure contro l’assottigliamento dei tessuti cartilaginei causato da una frequente attività sportiva.
Anche se quest’ultimo tipo di prodotto potrebbe far storcere il naso degli utenti vegetariani e vegani, precludendo così un eventuale acquisto e l’assunzione, ma in realtà è possibile reperire sul mercato anche articoli a base di Glucosammina vegetale, ricavata dal mais.
A volte tale formulazione viene preferita anche dai soggetti allergici, non contenendo crostacei, e persino dai celiaci e dagli intolleranti al lattosio. Una proposta decisamente più allettante per chi ha a cuore l’ambiente e ha deciso di intraprendere uno stile di vita più rispettoso della natura e con maggiore riguardo verso gli animali.

Modo d’utilizzo

Secondo le disposizioni generali del Ministero della Salute, l’integrazione di Glucosammina non dovrebbe essere superiore ai 1500 mg giornalieri, che devono essere assunti almeno in tre momenti differenti, a distanza di qualche ora.
Il motivo di questa scelta è che, nonostante il corpo riconosca già la molecola come propria, ha bisogno di tempo per smaltirne l’eccesso, dunque una dose eccessiva potrebbe causare un sovraccarico a livello epatico e manifestare spiacevoli effetti collaterali.
Sul mercato sono presenti integratori alimentari in capsule, più semplici da assumere, oppure in polvere, per i quali è necessario controllare scrupolosamente la posologia riportata sulla confezione, poiché questa potrebbe variare in base al peso, all’età e al tipo di problematica che si vuole risolvere.

 

Effetti collaterali

In generale, a parte in caso di presenza di malattie gravi già conclamate, il nostro corpo riesce a tollerare abbastanza bene la Glucosammina, anche in dosi più elevate del dovuto. Tuttavia, è sempre sconsigliato assumere una percentuale giornaliera maggiore rispetto a quella riportata sulla confezione, per evitare la comparsa di fastidiosi effetti collaterali.
Nel caso della variante legata alla molecola di solfato, gli utenti con problematiche intestinali dovrebbero porre una maggiore attenzione, poiché in caso di sovradosaggio potrebbero presentarsi spiacevoli reazioni, come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.

 

Controindicazioni

Come ogni integratore, anche in questo caso è bene prestare attenzione nel caso in cui si sia affetti da particolari malattie. Un esempio potrebbe essere il diabete di tipo 2 o l’obesità: essendo un derivato del glucosio e degli zuccheri in generale, è altamente sconsigliato in presenza di patologie simili.
Inoltre, considerando che la Glucosammina viene estratta generalmente dal carapace dei crostacei, lo stesso discorso va fatto per i soggetti allergici a tali alimenti, che potrebbero manifestare sintomi anche molto gravi, come lo shock anafilattico.
Per quanto riguarda le donne in stato di gravidanza e allattamento, data la scarsità di studi in merito, è opportuno astenersi dall’assunzione in via preventiva. In ogni caso, in presenza di patologie accertate o meno, è opportuno recarsi da un medico, piuttosto che decidere di intraprendere una cura con un integratore a base di Glucosammina, potenzialmente pericoloso.
In ultimo, ma non meno importante, è consigliabile sempre controllare prima la presenza di altri ingredienti o eccipienti, che potrebbero risultare non compatibili oppure eccessivamente pesanti.
Un esempio potrebbero essere l’acido ascorbico, la curcuma o lo zenzero, spesso venduti in accoppiata alla molecola in questione, che potrebbero causare irritazione in caso di allergia, oppure dolori addominali e diarrea nei soggetti dall’intestino più sensibile.

Interazioni con altri farmaci

In linea di massima, poiché la Glucosammina è già presente nel nostro organismo, non presenta molte controindicazioni o reazioni avverse in concomitanza con l’utilizzo di altri medicinali.  Tuttavia, come abbiamo già accennato, tale molecola nasce a partire dal glucosio e ne contiene ovviamente una percentuale.
Per questo motivo, le persone che sono in terapia a causa del diabete tramite farmaci ipoglicemizzanti, come per esempio gli inibitori dell’Alfa-glucosidasi, oppure la metformina, dovrebbero astenersi dall’assunzione di un integratore simile.
Oppure, nel caso in cui fosse possibile modificare le dosi di tali medicinali, è consigliabile consultare il proprio medico e valutare il da farsi.

 

 

 

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Anadrole – La migliore alternativa legale di Anadrol nel 2024

Tutto Quello Che Devi Sapere su Anadrole

Il bodybuilding è uno sport nato nel diciannovesimo secolo circa, quando dei pionieri nel campo (come il famosissimo Eugen Sandow) iniziarono a rendere popolare la disciplina attirando l’interesse di una vasta gamma di aspiranti culturisti. Bisognerà però attendere il ventesimo secolo per vedere una vera e propria crescita esponenziale di bodybuilders, che hanno sottoposto il proprio corpo ad allenamenti intensivi per modificarlo e aderire così a canoni estetici specifici e codificati.

Chiunque abbia visto un bodybuilder almeno una volta si sarà chiesto: ma quanto allenamento è necessario per ottenere un fisico di quella portata? La risposta, naturalmente, è: tanto. Tuttavia, per quanto riguarda almeno i talenti del passato, non è solo questione di sforzo fisico ma di aiuti esterni provenienti da sostanze che fino a poco tempo fa erano considerate completamente legali – e lo sono ancora in molti paesi del mondo – come gli steroidi anabolizzanti.

È difficile dire chi abbia ragione e chi meno, poiché senza una genetica adatta per molti sarebbe impossibile perseguire il proprio sogno di divenire bodybuilder affermati. Dopo questa introduzione storica, però, passiamo a vedere nel dettaglio uno degli steroidi anabolizzanti che storicamente è stato tra i più utilizzati nonché ritenuto uno dei migliori in assoluto: l’Anadrol.

L’Anadrol è un farmaco steroide anabolizzante che contiene la molecola di ossimetolone, utilizzato principalmente per curare pazienti affetti da anemia. Il suo scopo principale è quello di stimolare la produzione degli eritrociti, comunemente conosciuti come globuli rossi, per un maggior apporto di ossigeno all’intero organismo, per questo molto utile nel combattere stati di anemia cronica, dove i livelli di emoglobina nel sangue sono minori rispetto alla media di un individuo sano.

Spesso sfruttato anche per casi di osteoporosi, una condizione che colpisce le ossa e ne causa la perdita di massa, rendendo più probabili eventuali fratture, e a partire dagli anni ’90 anche per trattare pazienti affetti da AIDS, per combattere il deperimento, la perdita di peso e di tono muscolare derivante dalla malattia. Se da un lato dunque vediamo numerose applicazioni per questo medicinale, l’Anadrol è divenuto famoso anche nel campo del bodybuilding ed è stato utilizzato in passato anche senza controllo medico.

Con l’avvento di un controllo più stringente sulle sostanze dopanti, però, in molti paesi europei il suo utilizzo senza ricetta medica, che attesti una condizione fisica specifica, è diventato illegale.

I bodybuilder, quando la disciplina non era ancora strettamente controllata come oggigiorno, spesso facevano uso di sostanze in grado di migliorare la resa dei propri allenamenti. Tra questi farmaci spicca sicuramente l’Anadrol, uno dei più famosi nell’ambito poiché in grado di far raddoppiare la massa muscolare in tempi estremamente brevi, permettendo di sfoggiare un fisico invidiabile.

Se da un lato gli effetti positivi sono reali e tangibili, come per molti altri steroidi anabolizzanti presenta anche delle controindicazioni da non sottovalutare e che hanno portato, in ultima analisi, a vietare il farmaco per uso sportivo. Tra questi troviamo innanzitutto la sua estrema tossicità per il fegato, essendo uno steroide C-16 alfa alchilato, portando nei casi più gravi anche all’insorgenza di cancro epatico. 

Non si tratta però dell’unico rischio che si corre assumendo questo farmaco, esistono infatti conseguenze sia per quanto riguarda estrogeni e androgeni. Nel primo caso potrebbero presentarsi effetti come insonnia, una marcata ritenzione idrica e persino ginecomastia, ovvero l’aumento delle mammelle maschili; nel secondo invece l’aumento della frequenza cardiaca, la già citata insonnia, sbalzi d’umore e peggioramento della calvizie.

L’elevata pressione sanguigna è un altro effetto collaterale percepito da molti utenti sotto Anadrol ed è possibile accorgersi di questa problematica quando iniziano a presentarsi frequenti mal di testa, irrequietezza e cambio del colore della pelle.

I cicli a cui si sottopongono i pazienti vanno generalmente da quattro a sei settimane massimo, dopodiché è necessario effettuare un periodo di stop per permettere al corpo di riprendersi dagli effetti negativi. Per questo motivo, mantenere gli effetti dell’Anadrol nel tempo, per un culturista esperto può essere difficile, poiché nel caso di interruzione del farmaco si perdono facilmente tutti i vantaggi acquisiti grazie alla sua assunzione. Assumere Anadrol, oltre a essere una pratica illegale, è anche fortemente sconsigliato, soprattutto se non su chiara indicazione medica.

Se siete culturisti alle prime armi e vi imbattete spesso in storie di bodybuilder di un certo calibro che hanno avuto grande successo grazie agli anabolizzanti, è lecito volere le stesse opportunità, pertanto, nonostante l’Anadrol e la molecola di ossimetolone siano illegali nella forma fin qui descritta, esistono degli integratori consentiti che ne sfruttano in parte i principi. 

Ci riferiamo in questo caso ad Anadrole, prodotto dalla compagnia americana Crazy Bulk. In forma di pillole, permette di aumentare il numero di globuli rossi, garantendo quindi più ossigeno ai muscoli e all’intero organismo. 

I prezzi migliori – Come comprare Anadrole

Per quanto riguarda l’approvvigionamento di confezioni di Anadrole di Crazy Bulk, vi invitiamo a verificare sempre l’acquisto tramite canali ufficiali, in modo da evitare di incappare in prodotti scadenti che cercano di emulare quello originale. 

All’indirizzo https://crazybulks.it/prodotto/anadrole è possibile approfittare di una serie di offerte messe in atto dall’azienda. La confezione singola (che contiene 60 capsule) viene venduta a 44,99 euro (con uno sconto di 10 euro sul prezzo di listino) mentre, qualora vogliate fare una bella scorta, potete sfruttare il 3+1, ovvero pagare per tre confezioni (per un totale di 134,97 euro) ma riceverne quattro. 

 

Quali sono i benefici di Anadrole per il corpo

Questo integratore, incrementando la quantità di globuli rossi, che hanno il compito di “portare” l’ossigeno ai muscoli, si comporta come una sorta di carburante per il corpo, garantendo maggiore resistenza, forza e velocità di recupero, per allenamenti più efficaci e produttivi. 

 

Come assumere Anadrole correttamente

Si consiglia di assumere due capsule al giorno di Anadrole, ingerendole al mattino una ventina di minuti prima di colazione, accompagnate da un bicchiere d’acqua. Proseguire il trattamento per due mesi, quindi fare una pausa di una decina di giorni e poi ricominciare. All’assunzione dell’Anadrole vanno affiancati dieta ed esercizio fisico adeguati.  

 

Come funziona Anadrole

La stanchezza che si avverte quando ci si allena è legata al fatto che i muscoli, con lo sforzo, ricevono una sempre inferiore quantità di ossigeno. Nel nostro corpo sono i globuli rossi che trasportano l’ossigeno, dunque per allenamenti più efficaci e duraturi è importante che ne portino di più. Qui entra in gioco Anadrole che aumenta la produzione di globuli rossi e di conseguenza dell’ossigeno di cui i muscoli abbisognano. 

 

Anadrole Ingredienti

Vediamone in dettaglio tutti gli ingredienti utilizzati per realizzare l’Anadrole. Innanzitutto troviamo tribulus terrestris, estratto della pianta omonima ed elemento principale in grado di aumentare il livello di testosterone, il suo utilizzo si può far risalire indietro nel tempo ed era sfruttato già nella medicina tradizionale indiana e cinese, per curare per esempio l’impotenza o disfunzioni cardiovascolari. 

In alcuni paesi, per le sue caratteristiche, è considerata anche come pianta afrodisiaca anche se studi scientifici, realizzati da gruppi esterni a quelli sovvenzionati dai produttori di integratori, dimostrano in realtà come la sua efficacia sia in realtà molto blanda e i risultati riportati per sottolinearne le proprietà miracolose siano in realtà provenienti da soggetti con livelli di testosterone molto bassi e nei quali anche un minimo aumento è chiaramente registrabile e ascrivibile all’estratto stesso. Con questo non vogliamo insinuare che il tribulus terrestris non funzioni, ma che come tutti i prodotti che millantano risultati eccezionali, è necessario avere un approccio di sano scetticismo.

Continuando con la serie di ingredienti, abbiamo poi l’acetil-L-carnitina, una sostanza che possiede effetti antiossidanti, utile quindi nel trattamento di malattie come l’Alzheimer e la demenza senile, oltre a stimolare la produzione di testosterone. L’assunzione smodata della molecola, però, può avere effetti negativi su soggetti particolarmente sensibili, causando effetti indesiderati come vomito e diarrea.

Infine, l’integratore Anadrole presenta anche proteine del siero di latte e proteine di soia, le prime aiutano lo sviluppo dei muscoli e aiutano a recuperare dopo l’allenamento, pur restando facilmente digeribili, mentre le seconde aiutano lo sviluppo della massa magra grazie a specifici aminoacidi.

Anadrole Effetti Collaterali

In linea di massima, il contenuto delle pillole Anadrole non è tale da portare a effetti negativi e potenzialmente rischiosi come quelli derivanti dall’assunzione di Anadrol, tuttavia è importante anche seguire il dosaggio consigliato, ovvero due capsule al giorno da assumere con acqua almeno mezz’ora prima di fare colazione. Il ciclo deve invece avere una durata di due mesi, alternato a una pausa di due settimane.

 

Opinioni

A nostro giudizio le opinioni più interessanti tra coloro che hanno provato le capsule di Anadrole riguardano il fatto che abbia contribuito a incrementare la qualità e la durata delle sessioni di allenamento, con conseguente beneficio per i muscoli. Il tutto in modo assolutamente legale, visto che gli ingredienti presenti non comportano alcun rischio per la salute. 

 

 

Domande frequenti

 

Passione e forza di volontà, sono sufficienti?

Per intraprendere la carriera di bodybuilder, o semplicemente dilettarsi in questo sport come hobby, bisogna avere una certa attitudine, costanza e forza di volontà. Non basta infatti recarsi in palestra per qualche ora ogni giorno e realizzare esercizi comuni ma bisogna essere seguiti da un medico, un personal trainer e un nutrizionista, tutti professionisti che possono aiutare a creare una routine adatta allo sviluppo di un fisico da bodybuilder. 

La dieta non deve essere sottovalutata dal momento che è uno degli aspetti essenziali del processo di riduzione della massa grassa e creazione di massa magra. Bisogna escludere dunque qualsiasi alimento fritto, eccessivamente grasso o ricco di zuccheri. Addio dunque a fast food, pizza, dolciumi, caramelle, bibite gassate e tanti altri piccoli piaceri che ci si concede di tanto in tanto. 

Oltre quindi a condurre uno stile di vita più sano, bisognerà poi allenarsi con una certa costanza, facendo affidamento sui consigli del proprio allenatore che suggerirà i migliori esercizi da svolgere sempre con la massima attenzione.

 

Perché non bisogna scoraggiarsi?

La vita del culturista, quindi, non è semplice ma ricca di sacrifici ed è normale che alcuni quindi cadano nella tentazione di ottenere tutto e subito, sfruttando anche sostanze che potrebbero essere considerate illegali. Prima di intraprendere questa strada, che potrebbe portare anche a serie problematiche da non sottovalutare, vi invitiamo a prendere in considerazione le numerose offerte legali sul mercato, che, sebbene non garantiscano gli stessi immediati risultati, permettono almeno di evitare le controindicazioni più pericolose.

 

Che cos’è di preciso uno steroide?

Quelli noti come AAS, anabolic-androgenic steroid, sono ormoni androgeni tra i quali troviamo sia quelli naturali, ovvero sintetizzati dal corpo umano come il testosterone, ma anche quelli sintetici, tra cui il drostanolone. La loro assunzione stimola la sintesi proteica nelle cellule e di conseguenza garantisce un maggiore potenziale energetico.

Se in ambito medico quindi hanno applicazioni ben specifiche per curare pazienti con particolari deficit in determinati ambiti, per quanto riguarda l’uso sportivo in soggetti sani, l’effetto principale è quello di vedere un aumento notevole della massa muscolare, riducendo la massa grassa e aumentando invece quelle magra. Questo vuol dire che non vi sono effetti collaterali? Assolutamente no, e i più seri possono portare a impotenza, ipertrofia cardiaca ed epatiti, non a caso il loro utilizzo nello sport è severamente vietato, se non per uso medico.

 

 

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Anvarol – La migliore alternativa legale di Oxandrolone Anavar

 

Tutto Quello Che Devi Sapere su Anvarol

L’Oxandrolone è uno steroide di sintesi che proviene dal testosterone, con elementi anabolizzanti ma con minor impatto a livello epatico, quindi meno dannoso per il fegato rispetto ad altri steroidi ma ciò non vuol dire che non abbia effetti negativi. Quelli provocati dall’Oxandrolone sono molto simili a quelli di altri steroidi, ovvero acne molto importante che può lasciare cicatrici durature, sviluppo anomalo delle mammelle maschili, priapismo e calvizie. Se assunto da donne può invece avere effetti virilizzanti come irsutismo, cambio del tono di voce, aumento di calcio nel sangue e quindi casi di depressione e cambi di umore.

Il prodotto era commercializzato sotto il nome Anavar a partire dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ’80, oppure Oxandrolone Anavar, molto apprezzato soprattutto per la sua bassa attività estrogenica, ovvero con scarsa aromatizzazione.  

Ciò che si intende è che generalmente gli ormoni androgeni si modificano anche in estrogeni, per questo possono causare degli scompensi, tuttavia data la bassa conversione data da Anavar il prodotto era apprezzato dai bodybuilder. Il suo utilizzo era popolare nei periodi immediatamente precedenti alle gare poiché non causava ritenzione idrica e non generava aumento di massa grassa.

L’assunzione, oggigiorno, è comunque sconsigliata se non accompagnata da una prescrizione medica per far fronte a uno stato di salute che necessita l’apporto di steroidi anabolizzanti e qualsiasi consumo per scopi agonistici può essere severamente punito.

Il farmaco si è guadagnato questo titolo perché creato senza effetti estrogeni o progestinici, quindi con in mente un profilo sicuro per l’assunzione rispetto ad altri steroidi ad assunzione orale. Da notare che negli anni ’60, quando fu introdotto, fu presentato addirittura come farmaco sicuro anche per bambini e donne, tanto da far divenire Anavar il farmaco per eccellenza per bodybuilder e culturisti che, nell’epoca d’oro della disciplina, ovvero fino alla fine degli anni ’80 e principalmente negli Stati Uniti, lo assumevano insieme a dosi di testosterone. Nel 1989, per questioni legate alle performance atletiche, fu rimosso dal mercato per ritornare in una nuova variante nel 1995.

L’alternativa a Oxandrolone Anavar è Anvarol, prodotto dalla compagnia americana Crazy Bulk, molto nota negli ultimi tempi tra i culturisti proprio perché offre prodotti che si contrappongono agli steroidi anabolizzanti, rimuovendone gli effetti negativi.

 

I migliori prezzi – Come comprare Anvarol

Doppia la proposta di acquisto che trovate sul sito dell’azienda produttrice (raggiungibile cliccando qui). Una confezione (contenente 90 capsule) è in vendita a 49,95 euro oppure è possibile acquistarne due spendendo 89,90 euro e ricevendo un terzo flacone in omaggio. 

 

Quali sono i benefici di Anvarol per il corpo

Analizzando la composizione chimica dell’Anavar, possiamo verificare che è simile a quella del diidrotestosterone, o anche chiamato in gergo DHT, tuttavia nella seconda catena sostituisce un atomo di carbonio con uno di ossigeno, divenendo quindi oxandrolone, resistente al metabolismo e in grado di restare in circolo per più tempo, divenendo più anabolico del 600% rispetto al testosterone.

Come sottolineato, poiché non ha effetti estrogeni o progestinici, non causa ritenzione idrica e il corpo assume dunque una forma snella senza gonfiarsi come accade invece con l’assunzione di altri steroidi anabolizzanti.

Per quanto riguarda Anvarol, invece, l’utilizzo del prodotto è consigliato principalmente agli utenti che vogliono evitare di perdere anche massa magra, oltre che quella grassa, durante gli allenamenti, ma non aiuta di per sé ad aumentare la massa muscolare, per cui sarebbero utili altri integratori, sempre proposti da Crazy Bulk e quindi in grado di lavorare in sinergia con Anvarol.

 

Come assumere Anvarol correttamente

La dose di Anvarol consigliata è di tre capsule al dì, ingerite con l’acqua, da prendere una quindicina di minuti dopo la fine della sessione di allenamento quotidiano. Per constatare l’efficacia dell’integratore si consiglia di prenderlo per un minimo di due mesi, quindi concedersi una settimana e mezza di pausa e poi ricominciare con le tre capsule giornaliere.  

 

Come funziona Anvarol

Al pari di molti altri steroidi, Anavar (non Anvarol) è anche un farmaco usato per finalità mediche, o meglio, si tratta dell’applicazione principale mentre l’uso sportivo ne è stata una derivazione. Serve per aumentare di peso successivamente a operazioni o malattie di varia natura che possono causare deperimento, infezioni o traumi. In caso di osteoporosi acuta, come accade spesso in donne in menopausa, può migliorare la densità ossea così come aiutare a guarire da ustioni importanti.

Naturalmente, bisogna prendere in considerazione, come sempre, anche gli effetti negativi che questo farmaco porta con sé, tuttavia abbiamo già discusso di come abbia in teoria un minor livello di tossicità poiché non viene metabolizzato dal fegato, pur comportando un aumento delle transaminasi.

Per quanto riguarda specificamente Anvarol, esso è composto da adenosina trifosfato, o anche ATP, e fornisce ai muscoli la giusta energia per funzionare al meglio durante gli intensi allenamenti a cui i bodybuilder si sottopongono. Il concetto principale del suo effetto sul corpo è riassunto nella generazione di fosfocreatina, aumentando nel corpo la produzione di ATP.

Anvarol Ingredienti

Prima di assumere qualsiasi tipo di integratore, è sempre bene interrogarsi su cosa esso contenga, per assicurarsi che siano tutti prodotti sani e che non abbiano effetti collaterali. In Anvarol troviamo, per ogni capsula, 40 mg di adenosina trifosfato, che come abbiamo sottolineato è fondamentale a fornire energia ai muscoli, dunque con maggiore ATP in circolo si possono sostenere allenamenti pesanti per più tempo, in modo da bruciare la massa grassa velocemente.

Troviamo poi un ingrediente sfruttato in molti integratori per bodybuilder, l’igname selvatico, in inglese wild yam, in una quantità pari a 50 mg per ogni capsula. Secondo test effettuati su tale radice, sembra sia in grado di diminuire l’affaticamento ed eventuali infiammazioni muscolari, oltre a ridurre anche i livelli di colesterolo.

Abbiamo poi BCAA, ovvero aminoacidi ramificati in quantità di 75 mg per capsula, altro ingrediente ricercato poiché brucia le riserve di grasso del nostro corpo e aumenta la sintesi proteica, processo alla base dell’espansione muscolare. Infine, non mancano 300 mg di proteine, divise tra normali e provenienti dalla soia in rapporto di 150 e 150 mg. 

La soia è tra le fonti proteiche preferite nella creazione degli integratori per culturisti poiché serve da fonte di aminoacidi essenziali e azoto, mantenendo comunque un apporto calorico limitato rispetto ad altri cibi proteici.

 

Anvarol Effetti Collaterali

Nel caso dell’Anvar, oltre ai classici effetti negativi che potrebbero presentarsi, sebbene in misura minore rispetto al testosterone, troviamo un ipertrofia del ventricolo sinistro, che può generare insufficienza cardiaca e portare alla morte.

Dal momento che gli steroidi anabolizzanti sono illegali, è possibile contare su altri supplementi che possano aiutare un bodybuilder a trasformare il proprio corpo senza i tremendi effetti collaterali che quei farmaci possono scatenare? La risposta è sì, anche se non bisogna comunque aspettarsi risultati equiparabili poiché si tratta di integratori molto più miti, a cui è necessario associare un allenamento serio e diligente oltre che una dieta realizzata in accordo con un esperto del settore.

Per quello che concerne Anvarol, effetti collaterali riconosciuti nell’assunzione di Anvarol non ce ne sono. Certo, come per qualunque tipo di integratori di questo tipo, è bene seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore e soprattutto ingerire le capsule solo se davvero si segue un adeguato regime di allenamento.  

 

Opinioni

Il piacere del bodybuilding è tutto estetico e non viene praticato per divenire più forte o avere una salute d’acciaio, quindi il fisico viene sottoposto a stress non indifferenti, talvolta anche a causa dell’utilizzo di steroidi anabolizzanti.

Non sono altro che ormoni androgeni, ovvero quelli deputati allo sviluppo dell’individuo di sesso maschile, tra questi troviamo quelli molto famosi come il testosterone, prodotto naturalmente dall’organismo. Verrà dunque naturale chiedersi, se è il nostro corpo a produrli, per quale motivo possono causare problemi?

Tutto dipende, in questo caso, dalle quantità poiché superando una certa soglia è vero che si hanno dei vantaggi dal punto di vista della sintesi proteica e quindi un aiuto non indifferente per la crescita dei muscoli, ma iniziano a presentarsi anche disfunzioni di altro tipo.

La domanda che si pongono tutti i culturisti che vogliono assumere questi ingredienti è inevitabilmente se funzionino o meno. Per rispondere, però, bisogna prendere in considerazione diversi fattori, innanzitutto il perché uno steroide è considerato illegale e per quale motivo non è possibile acquistarlo rispetto agli integratori come quelli proposti da Crazy Bulk. 

Non si tratta di un discorso particolarmente complicato, da un lato abbiamo gli steroidi anabolizzanti che offrono risultati notevoli ma portando con sé un carico di effetti negativi che nessuno vorrebbe affrontare, mentre dall’altro troviamo gli integratori, infinitamente più blandi e con un apporto di ingredienti che non può essere minimamente paragonato a quello degli steroidi, ma privi di qualsiasi effetto collaterale. 

La differenza tra assumere e non assumere integratori la si può vedere solo a livelli di allenamento molto elevati e se siete degli amatori che non seguono regimi dietetici specifici e non hanno delle routine, allora l’uso di Anavar, per esempio, non cambierà assolutamente nulla. Come vediamo, dunque, non è semplice risponde in modo univoco alla domanda originaria e tutto dipende dalla vostra dedizione e attitudine nei confronti di questo sport.

 

 

Domande frequenti

 

Quali sono gli alimenti migliori da inserire nella propria dieta?

Facciamo dunque un rapido excursus sul regime alimentare e i cibi che sarebbe opportuno inserire nella propria routine per far sì che gli allenamenti, insieme agli integratori, diano i risultati sperati. Non si può non iniziare dalle proteine, che devono essere assunte in base al proprio peso. Attenzione dunque a chi vi consiglia di mangiare tanta carne rossa o assumere quante più proteine possibile poiché un regime iperproteico non fa altro che generare massa grassa e affaticare i reni e il fegato. 

La giusta proporzione per le proteine è di 2 grammi per ogni vostro kg. Una proporzione che non deve essere superata e che non deve scendere sotto 1,2/1,3 grammi per kg. Bisogna inoltre ricordare che il peso da prendere in considerazione non è quello attuale, ma quello ideale, nota importante per chi è in una situazione di obesità o di sovrappeso.

Le proteine devono poi essere metabolizzate tramite gli allenamenti, quindi è molto importante praticare l’attività fisica preposta senza interromperla per lunghi periodi. I tipi di proteine che devono essere assunti sono molteplici ed è sempre bene variare tra quelle animali e quelle vegetali. Tra le migliori in assoluto troviamo le proteine della soia, seguite poi da legumi, pesce e carne rossa.

Cibi grassi e carboidrati vanno banditi?

Eliminarli del tutto dalla propria alimentazione è, concettualmente errato. Esistono infatti diverse tipologie di grassi, abbiamo quelli saturi e quelli idrogenati. I secondi sarebbe effettivamente meglio evitarli, tuttavia quelli saturi dovrebbero essere consumati almeno una volta a settimana poiché migliorano il senso di sazietà e aiutano a rendere più tollerabile una dieta fatta di cibi poco appetitosi.

Stesso discorso vale per i carboidrati, che se consumati in quantità eccessive non fanno altro che aumentare la massa grassa, tuttavia sono una notevole fonte di energia e non parliamo di pasta e pane, ma sono molti gli alimenti che li contengono come i cereali integrali, segale e legumi, che possono essere introdotti nella dieta senza creare scompensi nutrizionali.

 

Cosa evitare assolutamente?

Ciò che non andrebbe consumato in linea di massima sono gli zuccheri, nemico numero uno dei bodybuilder, che dovranno dunque dire addio a gelati, torte, pasticceria, miele, frutta troppo carica di zuccheri e così via. La rinuncia è sicuramente difficile e non tutti riescono a tenere alto il livello di determinazione, tuttavia dipende anche dai risultati che desiderate ottenere. 

Se volete semplicemente un corpo più tonico e privo di adipe, potrete introdurre questi cibi una tantum, d’altronde anche il famoso Dwayne Johnson, conosciuto anche con il suo nome da wrestler, The Rock, si concede quello che nei paesi anglofoni è chiamato “cheat meal”, ovvero un pasto che comprende qualcosa a cui non si può rinunciare. I piatti giganteschi di The Rock sono stracolmi di sushi, biscotti al cioccolato, pancakes e altre cibarie che per un bodybuilder dovrebbero essere tabù, ma che, se consumati una sola volta al mese, per esempio, possono stimolare la motivazione senza effettuare rinunce vita natural durante.

Ricordate infine che, se volete intraprendere questo sport in modo serio, dovrete necessariamente rivolgervi a esperti del settore, come nutrizionisti e professionisti in campo sportivo, in modo da evitare qualsiasi tipo di incidente e ottenere risultati soddisfacenti.

Per quanto diete e allenamenti fai da te siano molto diffusi, bisogna ricordare che non si tratta del modo migliore per intraprendere questa disciplina, che a differenza di altre presenta molti ostacoli e necessita di grande forza di volontà.

 

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Clenbutrol – La migliore alternativa legale al clenbuterolo

Tutto quello che devi sapere su Clenbutrol

Il clenbuterolo (diverso dal Clenbutrol) fu elaborato verso la fine degli anni ’60 ma raggiunse il mercato solo anni dopo, precisamente nel 1977 e, per quanto possa sembrare strano, non era ancora legale in luoghi come gli Stati Uniti dove ancora oggi, pur non essendo un farmaco controllato, è bandito se non in soluzione di sciroppo per curare l’asma bronchiale dei cavalli. 

Si è discusso molto sul perché fosse possibile utilizzarlo su di essi e non sul resto del bestiame, come per esempio mucche, vitelli e simili e la risposta in tal senso è derivata dall’esperienza europea. In alcuni casi, infatti, bestiame a cui era stato somministrato clenbuterolo e che era destinato al macello, ha mantenuto nell’organismo la sostanza e, quando la carne è stata consumata da esseri umani questi hanno avvertito effetti collaterali del farmaco. Per evitare dunque intossicazioni alimentari acute, si è optato per vietare l’uso sul bestiame che verrà poi consumato dalla popolazione.

Nello sport il doping è pratica illegale poiché fornisce un vantaggio ad alcuni sportivi rispetto a chi non ne fa uso, oltre naturalmente a trattarsi di farmaci pericolosi per la propria salute. Esistono dunque sostanze bandite dalle varie federazioni e, per assicurarsi che gli atleti non ne facciano uso, vengono effettuati test a sorpresa che ne scoraggiano l’assunzione. Ciononostante qualcuno ci prova ancora, poiché le prestazioni possono vedere dei netti miglioramenti, salvo poi essere beccati quando meno se lo aspettano. 

È il caso del ciclista spagnolo Alberto Contador che nel 2010 fu riscontrato positivo all’uso di clenbuterolo e dunque sospeso dall’Unione Ciclistica Internazionale. Fu temporaneamente riammesso e partecipò al Tour de France e al Giro d’Italia ma nel 2012 arrivò la squalifica retroattiva, che gli toglierà tutte le vittorie conseguite negli ultimi due anni. Secondo le parole del ciclista, l’assunzione di clenbuterolo non fu volontaria ma in seguito all’ingestione di carne contaminata.

Per far capire come il clenbuterolo sia utilizzato trasversalmente, è possibile prendere come esempio anche altri atleti che nel tempo lo hanno assunto. Tra questi troviamo Grit Breuer, corritrice che lo utilizzò nel 1992, ricevendo due anni di sospensione, oppure il francese David Chaussinand, che pratica il lancio del martello, fu sospeso per tre anni quando fu trovato positivo al clenbuterolo e al metenolone nel 2002. La lista continua con il nigeriano Samson Idiata, atleta esperto nel salto in lungo che fu trovato positivo nel 2015 e sospeso per quattro anni e la maratoneta statunitense Mary Akor Basley, sospesa per due anni nel 2012.

 

I migliori prezzi – Come comprare Clenbutrol

Per gli sportivi e i culturisti che vogliono utilizzare integratori, senza però assumere sostanze dopanti per cui potrebbero essere sanzionati durante eventi specifici o semplicemente mettere a rischio la propria salute, viene in aiuto ancora una volta il brand Crazy Bulk, che ha introdotto sul mercato il Clenbutrol. Rispetto al clenbuterolo, dunque, rientra negli stringenti standard europei e anche in quelli americani della FDA, ovvero la Food and Drug Administration. 

La spesa per l’acquisto di un flacone di Clenbutrol (da 90 capsule) è di 52,95 euro ma, comprandone due, si spendono 105,90 euro, ricevendo anche una terza confezione in omaggio. Il prodotto si compra sul sito ufficiale di Crazy Bulk e la consegna viene effettuata direttamente all’indirizzo indicato senza spese aggiuntive.  

 

Quali sono i benefici di Clenbutrol per il corpo

Gli effetti del Clenbutrol sull’organismo sono generalmente stimolanti, soprattutto sul sistema nervoso centrale e quello cardiovascolare, nonché dimagranti grazie a una velocizzazione del metabolismo. 

Il composto che risponde al nome di clenbutrolo, invece, è un broncodilatatore, utilizzato dunque per aiutare in caso di broncospasmi tipici di malattie come l’asma e broncopneumopatie che possono essere bronchite o anche enfisema. Questa sua attività è resa possibile poiché rilassa la muscolatura liscia dei bronchi ma proprio tale caratteristica la rende una molecola molto utilizzata anche nel mondo dello sport. I vantaggi che è in grado di apportare, però, la classificano come sostanza dopante se usata per scopi agonistici, così come molti altri farmaci che rientrano nella categoria dei β2 simpaticomimetici.

Ma di quali vantaggi parliamo precisamente? Secondo alcuni studi effettuati sugli animali, il clenbuterolo ha effetti termogenici, ed è dunque in grado di smaltire parte del grasso che si trova subito sotto la cute, quello che generalmente viene immagazzinato dal corpo per le situazioni di emergenza. 

Non hanno prodotto invece risultati univoci gli studi volti a capire se fosse anche in grado di aumentare la massa muscolare, ovvero se possedesse o meno una funzione anabolizzante. Da un lato infatti gli animali presentano dei miglioramenti in tal senso ma dall’altro lo stesso non accade per gli esseri umani.

 

Come assumere Clenbutrol correttamente

La dose giornaliera di capsule è di tre, da ingerire con acqua una quarantina di minuti dopo aver svolto la quotidiana sessione di allenamento e seguendo una dieta adeguata (magari seguendo i suggerimenti che vi forniamo più avanti nell’articolo).  

 

Come funziona Clenbutrol

Il prodotto di Crazy Bulk è un termogenico. Che cosa vuol dire? Che si incarica di incrementare la temperatura interna del corpo, aumentando di conseguenza il metabolismo basale. Qual è la conseguenza di tutto ciò? Che il metabolismo accelera e il corpo sfrutta il grasso immagazzinato per andare a rispondere al fabbisogno energetico. La conseguenza è dunque un più efficace effetto di eliminazione delle calorie e dei grassi corporei a tutto vantaggio del muscolo e della massa magra. 

Le capacità termogeniche, ovvero in grado di attivare la termogenina, una proteina preposta al consumo dei grassi, proprio come fanno altre sostanze come il caffé o il tè verde. Lavora su due zone principali: il sistema nervoso centrale, che controlla le funzioni del corpo e della mente, con regolamento dell’ipotalamo e di conseguenza un aumento della temperatura sistemica; e a livello locale, ovvero nelle zone dove è accumulata l’adipe.

 

Clenbutrol Ingredienti

Diamo un’occhiata agli ingredienti. Al primo posto abbiamo la niacina, una vitamina B3 idrosolubile, che non viene dunque accumulata nel corpo. Il suo scopo principale è migliorare la circolazione sanguigna e la digestione ed è comunemente trovata anche in alcuni alimenti, come spinaci, pesce, e carne bianca. Dato il dosaggio elevato presente nell’integratore, ovvero 63 mg per capsula, dovrebbe essere introdotto nell’organismo solo da atleti che praticano intensa attività sportiva.

Successivamente abbiamo l’estratto del frutto della garcinia cambogia, divenuta particolarmente popolare negli Stati Uniti per i suoi presunti effetti dimagranti. Non è mai stato dimostrato che possegga tali proprietà, tuttavia ciò che si può sicuramente affermare è che riducendo l’appetito permette di controllare meglio i cibi che si consumano quotidianamente.

Il terzo ingrediente è estratto di seme di arancio amaro, in quantità pari a 450 mg, per il suo contributo termogenico e la capacità di velocizzare il metabolismo. Il citrus aurantium è tipico delle zone dell’India, diffusosi poi anche nel mediterraneo, particolarmente in Sud Italia. Tra le sue applicazioni si riscontra anche una certa utilità per combattere l’insonnia e stati infiammatori. 

A chiudere la lista degli ingredienti troviamo l’estratto di seme di guaranà, in quantità pari a 342 mg e contenente un 22% di caffeina. Il nome scientifico è paullinia capuana ed è tipico delle zone dell’Amazzonia. 

 

Clenbutrol Effetti Collaterali

Non bisogna prestare particolare attenzione nell’assumere il Clenbutrol, se non quella di seguire le dosi indicate. Qualora però si effettuino stack, ovvero l’assunzione di diversi integratori con caratteristiche simili, c’è il rischio di un sovradosaggio che può causare tachicardia, aritmia e altri scompensi cardiaci. È ovviamente sconsigliata l’assunzione da parte di bambini o donne incinte.

Ad abusare, invece, del clenbuterolo non sono solo i culturisti ma è uno tra gli elementi dopanti più sfruttato trasversalmente da tutte le categorie di sportivi, dai ciclisti ai calciatori, corridori, nuotatori e così via, senza grosse differenze tra uomini e donne.

La sua capacità di bruciare la massa grassa e dare un aspetto più asciutto è stata talmente esaltata che anche personaggi al di fuori dell’ambito sportivo, come star del cinema, ne hanno abusato in determinati periodi, finendo però al pronto soccorso poiché non si tratta, come tante altre sostanze dopanti, di un farmaco da assumere alla leggera o senza prescrizione medica, inseguendo magari il sogno di perdere peso facilmente e avere un corpo tonico.

Come ogni altra sostanza dopante o di cui si possa abusare facilmente, il clenbuterolo può portare a serie conseguenze sul fisico. Il primo effetto facilmente riscontrabile è l’aumento notevole del battito cardiaco, anche assumendo piccole dosi, soprattutto in seguito alle prime assunzioni, con casi documentati di battito cardiaco che superava i 140 bpm. 

Palpitazioni, aritmie, tachicardia sono dunque tutti effetti collaterali molto comuni, con una tendenza a modificare anche l’umore, portando a situazioni di nervosismo, insonnia, cefalee, nausea e svenimenti. Chi è affetto da bipolarismo, invece, potrebbe vedere aumentate le proprie manie.

Nei casi più gravi, non molto comuni ma comunque documentati dalla medicina moderna, la fibrillazione atriale può diventare addirittura cronica, anche se si smette l’assunzione di clenbuterolo, costringendo a compensare con farmaci vita natural durante.

Immediatamente visibili, invece, sono tremori alle mani e nella voce, come se l’organismo avesse appena avuto una scarica di adrenalina in seguito a un incidente o una situazione specifica che ha messo in moto i sistemi di difesa.

A tutto ciò si aggiunge una potenziale mortalità in casi di sovradosaggio per utenti che hanno problemi cardiaci preesistenti. Negli Stati Uniti, per esempio, è commercializzato nel mercato underground un farmaco chiamato Super Clen, ogni pillola contiene 200 mcg di clenbuterolo, una dose estremamente pericolosa.

 

Opinioni

Quando si parla di integratori pubblicizzati con gli stessi effetti di steroidi anabolizzanti, bisogna sempre prendere queste affermazioni con una certa criticità, non perché non siano efficaci o non aiutino a prescindere, ma perché il paragone con i secondi sarebbe impietoso dal momento che gli effetti sono, per forza di cose, meno visibili. 

Partiamo dal presupposto che non esiste una pillola magica per far sì che i vostri muscoli si sviluppino in modo perfetto e definito, e nemmeno gli steroidi riescono a dare questi risultati se non associati a un intenso allenamento durante tutta la settimana e un regime alimentare apposito. Immaginate dunque di assumere, per esempio, Clenbutrol, aspettandovi di ridurre completamente la massa grassa dopo pochi giorni e avere subito un fisico più asciutto: pura utopia.

Detto ciò, l’integratore di Crazy Bulk si è rivelato comunque in grado di aiutare a bruciare i grassi, come abbiamo visto dagli ingredienti presenta una quantità sufficiente di elementi per far sì che il metabolismo si modifichi, tuttavia è anche necessario sottoporsi ad allenamenti seri e metodici e prima di vedere risultati soddisfacenti dovrete fare cicli di almeno due o tre settimane.

Se avete fatto qualche ricerca sul clenbuterolo, avrete sicuramente sentito parlare anche di efedrina, ma di cosa si tratta? Questa molecola è un alcaloide proveniente dalle piante che appartengono alla famiglia ephedra, usate a scopi medicinali da molte popolazioni, soprattutto quelle originarie del subcontinente indiano e asiatico, in Cina per esempio, era sfruttata per curare problemi respiratori come l’asma.

Come il clenbuterolo è un simpaticomimetico e può aiutare se somministrato come broncodilatatore, pertanto anche questa sostanza rientra tra quelle dopanti riconosciute dalla WADA, la World Anti Doping Agency. Ciò non ha impedito agli sportivi di farne uso illecito e sul mercato nero è possibile trovarne confezioni a prezzi esorbitanti. 

Il motivo del costo maggiore rispetto al clenbuterolo è dato dalla sua permanenza nell’organismo, estremamente inferiore e quindi riducendo le possibilità di errore di dosaggio con conseguenze negative per l’organismo. Il suo uso è comunque sconsigliato poiché nel nostro Paese è illegale già dal 2015, anno in cui la vendita è stata completamente vietata a meno che non sia una preparazione galenica a scopo dimagrante.

Il culturismo non è uno sport semplice, non essendo un’attività di squadra può rivelarsi molto vessante dal punto di vista psicofisico e bisogna avere un equilibrio mentale non indifferente per riuscire a portare avanti questo percorso che punta al miglioramento estetico. Ottenere il fisico statuario che molti bodybuilder vantano non è un’operazione semplice e oltre ad allenamenti su base quotidiana, organizzati per gruppi muscolari (la cosiddetta split routine, divenuta in voga dopo l’ascesa al successo di Arnold Schwarzenegger), c’è bisogno di forza di volontà, sacrificio e perseveranza. 

È incredibile, ripensando alla storia dello sport, pensare come agli inizi del ‘900 vi fossero atleti come Eugen Sandow, considerato il padre del culturismo, che riuscissero a sviluppare i propri muscoli in modo efficiente senza l’ausilio di macchine moderne, scienza della nutrizione e tanti altri aiuti che la società quotidiana mette a disposizione dei bodybuilder. Ciò va a confermare ancor di più come la pratica sia in realtà tutta dettata dalla forza di volontà e dalla capacità di dirigersi con sicurezza verso un obiettivo prefissato.

Il doping, entrato poi di prepotenza nel mondo dello sport, ha sicuramente aiutato alcuni di questi atleti, soprattutto nell’epoca d’oro del culturismo, quella che va dalla fine degli anni ’60 fino agli anni ’80, tuttavia non è la soluzione ideale poiché gli effetti negativi sull’organismo, come abbiamo avuto modo di vedere, sono diversi e talvolta anche letali. 

Chi partecipa a competizioni internazionali è sottoposto a uno stress non indifferente e per questo può cadere vittima di pattern comportamentali negativi, tuttavia sconsigliamo sempre l’uso di queste sostanze dal momento che il rapporto tra danni e benefici è fin troppo sbilanciato verso il primo fattore, come dimostrato da un’ampia letteratura scientifica in merito.

 

Domande frequenti

 

Che dieta è bene seguire?

Oltre ad allenarvi, dovrete fare in modo che il cibo ingerito non vada a distruggere l’equilibrio, pertanto esistono cibi considerati utili e quelli che invece andrebbero evitati a prescindere. Vediamo dunque come costruire una dieta bilanciata, naturalmente facendosi aiutare anche da un nutrizionista di professione che possa aiutarvi a mangiare sano.

Tra gli alimenti preferiti dai bodybuilder abbiamo, al primo posto, la soia. Le proteine provenienti da questo vegetale sono di qualità elevata e riescono a competere in modo stupefacente con la carne rossa. Non è un caso infatti che molti integratori per culturisti presentino tra gli ingredienti le proteine della soia in quantità notevoli, dal momento che aiutano a sviluppare la massa muscolare. 

Ciononostante, assumerne di un unico tipo potrebbe rivelarsi una scelta poco saggia, per questo è importante alternarle con altre fonti proteiche, tra cui abbiamo la carne bianca, legumi e infine anche pesce.

Ciò non vuol dire che dovrete consumare quante più proteine possibile in un lasso di tempo limitato, tutt’altro! I regimi dietetici iperproteici sono deleteri per l’organismo poiché lo smaltimento degli eccessi va a carico dei reni e del fegato, generando calcoli e altre patologie renali croniche. La quantità di proteine più adatta va calcolata in base al proprio peso ideale, e dovrebbe essere di circa 2 grammi per ogni chilogrammo.

Come comportarsi con i cibi zuccherati?

Non esiste persona che non ami il dolce sapore dato dagli zuccheri, che sia frutta o un bel dolce, è davvero difficile rinunciare a una tentazione di questo tipo. Purtroppo però, se volete dedicarvi al bodybuilding, o anche altri sport dove è importante mantenere una certa forma fisica, dovrete praticamente dire addio a preparazioni dolciarie e ridurre drasticamente il consumo di frutta. 

Si tratta di una rinuncia ardua per molti, ma che una volta effettuata aiuterà a “disintossicarsi” dagli zuccheri, che oggigiorno assumiamo in quantità eccessive, restituendo immediatamente al corpo un aspetto sano e in forma. Dall’equazione, naturalmente, scompaiono anche tutte quelle bevande gassate che hanno altissima concentrazione di zucchero, per non parlare dei cibi da fast food che diverranno soltanto un ricordo.

 

Pasta e pane fanno male?

I cibi che introducono carboidrati nel nostro corpo, come appunto pasta e pane, non sono deleteri a prescindere, tuttavia bisogna comunque controllare le porzioni ingerite dal momento che hanno tendenza ad aumentare la massa grassa. Per i culturisti, però, possono essere una fonte d’energia non indifferente, soprattutto se si punta su altre fonti di carboidrati, meno caloriche come segale e cereali integrali. Il pane e la pasta dunque non vanno eliminati a prescindere, ma sarebbe meglio ridurre le quantità e spostarsi su preparazioni specifiche per tenere sempre sotto controllo i valori nutrizionali.

Parlando invece di cibi grassi, bisogna fare una distinzione tra saturi e idrogenati. I primi sono quelli animali, e sono presenti nella carne, uova, latte e altri derivati e, sebbene debbano essere assunti in quantità limitate, non devono essere evitati a tutti i costi come quelli idrogenati. Questi ultimi infatti riducono il livello di colesterolo HDL, anche detto “buono”, alzando il livello del colesterolo LDL, quello “cattivo” che porta all’insorgenza di malattie cardiovascolari.

 

A chi rivolgersi per diventare bodybuilder?

Se non avete mai praticato lo sport ma volete avvicinarvi alla disciplina, consigliamo di effettuare un giro delle palestre più facili da raggiungere quotidianamente e scambiare due chiacchiere con il personale, potrete così capire immediatamente il loro grado di preparazione e decidere se iniziare o meno un percorso in quella struttura. 

Una volta effettuata l’iscrizione è importante recarsi anche da un nutrizionista e spiegare la propria situazione in modo dettagliato, chiedendo di realizzare un regime dietetico adatto sì allo sviluppo muscolare ma soprattutto costruito perfettamente attorno alla vostra persona, evitando diete copia e incolla da internet che potrebbero essere più dannose che altro. Sarebbe inutile per esempio seguire il regime dietetico di Schwarzenegger dei tempi d’oro se non sottoponete il fisico allo stesso stress.

 

 

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Decaduro – La migliore alternativa legale di Deca Durabolin

Tutto quello che devi sapere su Decaduro

La compagnia statunitense Crazy Bulk è conosciuta per la produzione di integratori legali e sicuri da utilizzare che, sebbene non abbiano la stessa potenza di un’iniezione di ormoni steroidei, riescono comunque ad aiutare gli sportivi che vogliono mettere su massa. Nella sua linea troviamo anche un integratore che funge da alternativa al Deca Durabolin, ovvero Decaduro, con formula anabolizzante avanzata che garantisce alcuni degli effetti positivi del farmaco originale come la ritenzione di azoto, la maggior produzione di globuli rossi e la sintesi proteica.

I migliori prezzi – Come comprare Decaduro

Per portarsi a casa una confezione di Decaduro è sufficiente visitare il sito di Crazy Bulk, andando a questo indirizzo: https://crazybulks.it/prodotto/decaduro. Il prezzo è di 52,95 euro per un flacone contenente 90 capsule e di 105,90 euro per la confezione da tre (uno è in omaggio). Nei prezzi sono comprese le spese di spedizione. 

Quali sono i benefici di Decaduro

La composizione di Decaduro di Crazy Bulk è incentrata tutta sull’assicurare la capacità di resistere meglio alla fatica degli allenamenti, stimolando al contempo la naturale produzione di ormoni da parte dell’organismo. 

 

Come assumere Decaduro correttamente

Per quanto riguarda l’assunzione, bisogna prendere tre capsule al giorno con acqua, 45 minuti prima di iniziare gli allenamenti. Durante i giorni di riposo, invece, basta assumerne solo una prima di cena.

 

Come funziona Decaduro

Le proteine sono la base per ottenere una soddisfacente crescita muscolare e uno degli elementi costitutivi delle proteine è l’azoto. L’assunzione di Decaduro facilita e incrementa la presenza proprio dell’azoto in modo che si creino più proteine e che queste contribuiscano all’aumento della massa. Inoltre l’integratore si occupa anche di rafforzare tendini, legamenti e il tessuto connettivo in generale, così da diminuire il dolore alle articolazioni, di solito logica conseguenza degli allenamenti intensi

 

Decaduro Ingredienti

Vediamo dunque gli ingredienti che compongono questo integratore: radice di igname selvatico, usata dagli sportivi per aumentare la propria resistenza e migliorare il recupero muscolare, usata in passato soprattutto per curare donne che soffrivano di scompensi ormonali oltre ad avere effetti positivi anche in qualità di antiossidante e antinfiammatorio.

Il ginseng, radice usata da sempre nella medicina tradizionale asiatica, è presente anche nel Decaduro poiché aumenta la ritenzione di azoto nel corpo, senza sottovalutare gli altri effetti benefici come aiuto e supporto psicologico, aumento delle funzioni di immunità e valida anche contro l’insorgenza del diabete. 

l-argininia alfa-ketoglutarato, aminoacido semi-essenziale contenuto anche in molti cibi, come le arachidi, utile per la sintesi proteica, può inoltre proteggere il fegato e ridurre la sensazione di stanchezza durante gli allenamenti. 

Acetil l-carnitina, contenuta in molti altri integratori per fornire l’apporto energetico e dare una scossa al metabolismo. 

Frutto di tribulus terrestris, che funge da stimolante per la produzione di testosterone, proteggendo anche i vasi sanguigni da eventuali danni derivanti da bassi livelli di colesterolo.

 

Decaduro Effetti Collaterali

Non sono segnalati particolari effetti collaterali, ovviamente a patto di rispettare le dosi suggerite. Anzi, assumere Decaduro non comporta il rischio di aumento di colesterolo o dei trigliceridi né tantomeno la soppressione del testosterone.

Ben diverso il discorso per quanto riguarda il Deca Durabolin, lo steroide al quale il Decaduro in qualche modo si ispira. Il farmaco è infatti a base di steroide anabolizzante nandrolone decanoato ed è considerato da sempre nel mondo del bodybuilding uno dei prodotti più efficaci fin da quando iniziò a essere sfruttato negli anni ’60, rientrando, secondo alcune fonti non confermate ufficialmente, persino tra i farmaci utilizzati dallo stesso Arnold Schwarzenegger durante i suoi cicli preparatori, insieme ad altri come Dianabol e Primobolan.

il Deca Durabolin permette di aumentare la massa in modo molto efficace, l’ormone nandrolone contenuto si lega all’estere decanoato e ha un rilascio che va da due a tre settimane, con effetti più lenti nel tempo ma più semplici da mantenere e duraturi. Inoltre: migliora il bilancio azotato, facendo in modo che la ritenzione di azoto sia maggiore; aumenta la produzione di RBC, ovvero di eritrociti, i globuli rossi che trasportano ossigeno in tutti i tessuti, compresi i muscoli; migliora la sintesi proteica; aumenta la produzione di IGF-1, fattore di crescita insulino-simile, ovvero ormoni con proprietà anaboliche e infine alleviano lo stress delle articolazioni con un aumento della sintesi del collagene.

Durante alcuni test effettuati sul Deca Durabolin nel 2011, si è scoperto che riduce il livello endogeno di testosterone del 50% con un dosaggio di 100 mg per settimana, pertanto non è un prodotto che può essere usato da solo ma bisogna associarlo sempre con un integratore dell’ormone in questione in modo da evitare che il corpo soffra per la mancanza di testosterone.

Il nandrolone non è stato usato solo da uomini ma anche da donne e gli effetti di virilizzazione si applicano anche a queste ultime con la possibile comparsa di acne, irsutismo, variazioni della libido e un abbassamento generale del tono di voce. Tali caratteristiche compaiono soprattutto in caso di dosaggi elevati dello steroide e in alcuni casi potrebbero non sparire mai, come il cambio del tono di voce o, in presenza di acne acuta, con cicatrici permanenti. Tali effetti sulle donne sono stati osservati anche con un dosaggio di molto inferiore a quello poc’anzi citato. Secondo alcuni studi anche riducendo a 50 mg ogni due o tre settimane, la virilizzazione nelle donne è presente in modo significativo.

Ribadiamo però che il Decaduro non ha nulla a che fare con questo steroide, dunque può essere assunto in modo totalmente sicuro e senza rischi per la salute.

 

Opinioni

Prima di lanciarsi all’acquisto di prodotti che parlano di effetti miracolosi per i vostri allenamenti, è molto importante fermarsi a ragionare un attimo sulle proprie ambizioni, su ciò che avete intenzione di raggiungere e su quanto avete intenzione di sacrificare per i vostri obiettivi. Saremo molto franchi e schietti: la maggior parte delle persone che si reca in palestra per ottenere muscoli definiti e un fisico statuario, non ha bisogno di integratori per raggiungere il proprio scopo. 

Ciò di cui si ha bisogno è una dieta realizzata ad hoc e un allenamento fisso stabilito con un esperto del settore. Non esistono infatti pillole magiche in grado di darvi tutto e subito, nemmeno i classici steroidi ormai illegali riescono in questo e bisogna comunque allenarsi duramente.

Gli utenti che invece vogliono dedicarsi seriamente alla carriera del bodybuilding, entrando nel circuito del culturismo per partecipare a competizioni internazionali, devono innanzitutto dedicarsi anima e corpo a questa disciplina, con tutte le rinunce che la scelta comporta. Solo quando si arriva a condizioni fisiche ottimali, l’uso di supplementi potrebbe fornire quella marcia in più necessaria a ottenere risultati sempre più vicini a quanto prefissato.

Naturalmente non ci si può aspettare che un semplice integratore come il Decaduro riesca a sostituire in modo soddisfacente un’iniezione di Deca Durabolin, tuttavia, sarete lieti di non aver introdotto nel vostro corpo sostanze dannose che possono portare effetti collaterali tutt’altro che piacevoli.

 

 

Domande frequenti

 

Quanto è importante una dieta bilanciata? 

Chi spera di prendere questi integratori e vedere immediatamente un aumento della massa muscolare, non ha ben chiaro che in realtà si tratta di supplementi che devono andare di pari passo con sessioni di allenamento intense e frequenti. Inoltre, non va sottovalutata l’estrema importanza di una dieta equilibrata. 

La maggior parte dei culturisti e sportivi che fanno uso di questi supplementi segue dei regimi alimentari specifici, dove sono completamente esclusi dall’equazione cibi che contengono troppi grassi, fritti, fast food, bibite gassate e soprattutto qualsiasi tipo di zucchero. 

Assumere Decaduro e mangiare tutto ciò che vi capita sotto mano non aiuterà lo sviluppo della vostra massa muscolare e potreste avere, anzi, effetti contrari a quelli desiderati. Prima di iniziare dunque cicli con questo prodotto dovreste prendere in considerazione un appuntamento con il vostro medico curante, un nutrizionista e infine anche un personal trainer, in modo da capire come lavorare e cosa introdurre nell’organismo.

 

Assumendo il Decaduro si corre il rischio di avere problemi di disfunzione erettile?

L’assunzione di Decaduro non ha alcuna ripercussione sulla corretta funzionalità del pene. Se vi è capitato di sentire diversamente, è probabile che il riferimento fosse legato al Deca Durabolin. In questo caso è bene sapere che la disfunzione erettile è un effetto collaterale spesso evidenziato in gergo col termine “pene deca” ed è uno dei risultati più comuni in seguito all’utilizzo della sostanza.

Ma quali sono i meccanismi che portano all’insorgenza di disfunzione erettile in caso di utilizzo di Deca Durabolin? In caso di utilizzo di steroidi, qualsiasi essi siano, il testosterone endogeno diminuisce, con effetti sulla ghiandola pineale. Successivamente entra in gioco l’enzima 5-alfa reduttasi che converte il nandrolone in 5-alfa diidronandrolone, meno androgenico del testosterone, quindi con una ulteriore riduzione della libido a livello del sistema nervoso centrale.

Il terzo elemento che porta al “pene deca” è l’affinità ai recettori di progesterone, ormone simile agli estrogeni e di vitale importanza soprattutto nelle donne ma che in quantità eccessive nel corpo maschile può portare ad alterazioni significative delle pulsioni sessuali. Tutti questi elementi combinati, portano alla sindrome del “pene deca”, ovvero una disfunzione erettile che si presenta o durante l’assunzione stessa o al termine dei cicli di Deca Durabolin. Se vi state chiedendo quanto durano questi effetti e se spariscono col tempo, la risposta data dagli studiosi è che di solito si tratta di effetti duraturi, che non scompariranno mai.

 

 

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No2-Max – Il miglior integratore pre-esercizio

 

Tutto quello che devi sapere su No2-Max

Svolgere una regolare attività fisica aumenta la forza muscolare e migliora il rendimento del cuore e la funzione respiratoria, premesso ovviamente che si segua una dieta bilanciata e uno stile di vita più sano e attivo. Per favorire il dimagrimento e mettere in risalto la propria muscolatura ci si può aiutare anche con degli integratori pre-workout allo scopo di massimizzare le performance atletiche e l’adattamento allo stimolo imposto.

Dal momento, però, che sul mercato esistono migliaia di offerte e promozioni legate alla vendita di questi preparati, la scelta potrebbe rivelarsi più complicata del previsto. Se le probabilità di cadere vittima delle strategie di marketing attuate dalle aziende del settore per raggirare i consumatori sono piuttosto alte, è anche bene ricordare che un’attenta lettura delle etichette e una buona informazione rappresentano un atto di responsabilità verso la salute e il benessere del proprio corpo.

Per aiutare i nostri lettori a operare una scelta chiara e consapevole, abbiamo analizzato minuziosamente i supplementi pre-allenamento più popolari e venduti del momento per capire quale di questi fosse davvero all’altezza degli spot pubblicitari nel mantenere effettivamente tutte le promesse fatte.

 

Dopo aver fatto tutte le considerazioni del caso, siamo giunti alla conclusione che l’unico in grado di assicurare un effetto booster di energia pura senza comportare alcun effetto collaterale significativo è il No2-Max di Crazy Bulk, un ripetitore di ossido nitrico formulato con ingredienti naturali e certificati per migliorare il flusso sanguigno e la vascolarizzazione dei muscoli durante gli allenamenti.

Grazie a questo integratore ergogenico si potranno sperimentare tutta una serie di benefici volti ad aumentare la massa muscolare e la resistenza allo sforzo, garantendo all’organismo il giusto apporto di ossigeno per ottimizzare i tempi di recupero in caso di fratture e contratture.

Prima di entrare nel vivo del nostro post, ci sembrava giusto e doveroso spendere qualche parola preliminare per enucleare alcune delle caratteristiche del percorso che proporremo nelle righe che seguono. Innanzitutto, quando si svolge un certo tipo di attività fisica è necessario fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita per eseguire gli esercizi con il massimo rendimento, senza avvertire quella fastidiosa sensazione di affaticamento e pesantezza muscolare che rischia di compromettere le performance atletiche.

Tra i brand più conosciuti nel settore del bodybuilding si colloca Crazy Bulk, un’azienda americana che dal 2004 offre alternative sicure e legali agli steroidi anabolizzanti di natura over the counter, come il trenbolone e il Sustanon.

Non a caso, i suoi prodotti sono formulati con ingredienti naturali al 100% ed efficaci nel bruciare in modo efficiente il grasso corporeo, aumentare significativamente la massa muscolare e massimizzare la resistenza durante gli allenamenti, senza comportare alcun rischio significativo per la salute.

La ciliegina sulla torta è sicuramente rappresentata dal No2-Max, un integratore alimentare molto diffuso tra gli atleti e i bodybuilder professionisti che vogliono ottenere il massimo dai loro allenamenti.

 

I migliori prezzi – Come comprare No2-Max

La spesa che bisogna sostenere per l’acquisto di una confezione di No2-Max è di 54,95 euro e in ogni flacone ci sono 60 compresse. Il sito ufficiale di Crazy Bulk propone un consistente sconto acquistando tre confezioni, che si pagano solo 109,90 euro.

 

Quali sono i benefici di No2-Max per il corpo

Si tratta in pratica di un booster di ossido nitrico capace di esercitare una discreta azione fluidificante sul torrente circolatorio per migliorare l’ossigenazione dei muscoli durante gli sforzi fisici e l’assimilazione delle sostanze nutritive indispensabili per mantenere l’organismo sano e in forma.

I benefici legati all’utilizzo di questo integratore sono numerosi e si traducono in enormi guadagni di forza e nell’aumento di energia e resistenza, velocizzando al contempo il recupero fisico dopo il workout.

 

Come assumere No2-Max correttamente

Sul fronte della posologia, l’azienda raccomanda di prendere tre capsule una volta al giorno, almeno un’ora prima dell’allenamento. Inoltre, ogni ciclo di trattamento dovrà avere una durata massima di due mesi, intervallati da una pausa di almeno un paio di settimane.

 

Come funziona No2-Max

Come già anticipato, No2-Max è un integratore pre-allenamento che si propone di aumentare il flusso sanguigno e il trasporto di ossigeno ai muscoli ma, a differenza degli steroidi anabolizzanti – la cui vendita al di fuori di una specifica prescrizione medica sarebbe vietata – è formulato con eccipienti sicuri e di origine naturale, con l’idea alla base di salvaguardare il consumatore da ogni possibile reazione avversa che potrebbe mettere in serio pericolo la sua salute.

La caratteristica peculiare che rende questo integratore così efficace è la sua capacità di aumentare naturalmente i livelli ematici di ossido di azoto, un potente vasodilatatore che agisce come mediatore endogeno nei processi di vasodilatazione e trasmissione degli impulsi nervosi. In questo modo, viene garantito un maggiore afflusso di sangue, ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti muscolari, restituendo una muscolatura più forte, definita e resiliente allo sforzo.

In altre parole, la supplementazione offerta dal No2-Max si propone di “pompare” al massimo il sangue verso i muscoli per aumentarne l’ossigenazione e distribuire più velocemente il glucosio di cui hanno bisogno per attingere l’energia necessaria allo svolgimento delle loro normali funzioni durante gli allenamenti.

Inoltre, grazie al rapido apporto di ossigeno e di altri nutrienti essenziali alle fibre muscolari, si otterrà un significativo aumento della forza e della resistenza, riducendo nel contempo l’affaticamento e la spossatezza che in genere si avvertono a seguito di sforzi fisici intensi.

Tutto questo si traduce in un netto miglioramento delle prestazioni sportive sia per quanto riguarda l’adattamento allo stimolo imposto sia sul fronte della velocità e della potenza, oltre a rafforzare e accrescere la massa muscolare per raggiungere nel breve periodo i propri obiettivi di peso e forma fisica.

 

No2-Max Ingredienti

Come la maggior parte degli integratori sportivi a marchio Crazy Bulk, anche il No2-Max sfrutta una composizione esclusiva e clinicamente testata per garantire una maggiore tollerabilità da parte dell’organismo e la massima sicurezza nell’uso.

La sua formula vede come ingredienti principali la L-Arginina alfa-chetoglutarato e il fosfato bicalcico, mentre tra gli eccipienti inattivi troviamo la cellulosa microcristallina, il magnesio stearato e lo Sipernat 225, utilizzati principalmente come addensanti e stabilizzanti per migliorare la consistenza e la conservazione delle compresse.

L’arginina alfa-chetoglutarato (AAKG) è un chetoacido fondamentale dal punto di vista metabolico, poiché funge da catalizzatore di ossido nitrico per favorire le reazioni cataboliche e anaboliche dell’organismo. Pur essendo classificato come aminoacido non essenziale, per gli atleti e gli sportivi assume un ruolo di primo piano nella produzione in massa di monossido di azoto da parte del fegato.

Questo significa che, se assunto in quantità sufficienti, porta a un progressivo aumento del calibro dei vasi sanguigni e, quindi, a un maggiore assorbimento di sostanze nutritive da parte dei muscoli, che risulteranno più definiti, tonici e resistenti.

In parole povere l’AAKG, non solo incentiva il corpo a produrre ossido nitrico in modo naturale, ma permette anche di accelerare il processo di sintesi proteica e aumentare, al contempo, il rilascio di adrenalina e altri ormoni steroidei del gruppo androgeno che intervengono sullo sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico e sull’attività sessuale (come per esempio il testosterone).

No2-Max Effetti collaterali

A fronte di tutte queste considerazioni, sembra abbastanza evidente come l’integrazione offerta dal No2-Max assicuri risultati apprezzabili sia in termini di prestazioni sia sul fronte della salute. Tuttavia, il fatto che sia quasi del tutto privo di effetti collaterali (fatta eccezione per qualche sporadico episodio di mal di testa, vomito e diarrea) non significa che può essere assunto senza alcuna precauzione.

Innanzitutto, è sempre buona norma chiedere un consiglio al proprio medico di fiducia e leggere attentamente il foglietto illustrativo prima dell’acquisto per avere maggiore sicurezza su ciò che si andrà ad assumere. Infine, trattandosi di un integratore clinicamente testato e realizzato con ingredienti naturali che non comportano particolari controindicazioni, risulta sicuro per la maggior parte degli atleti adulti e i bodybuilder, premesso ovviamente il rispetto del dosaggio e delle modalità di assunzione consigliate.

Ah un’ultima cosa: per ottenere i migliori risultati saranno necessari un impegno costante e una regolare attività fisica ad alta intensità, da associare naturalmente a una dieta equilibrata e uno stile di vita più sano.

 

Opinioni

In rete e sui Forum degli appassionati di bodybuilding o di coloro che semplicemente ci tengono alla propria forma fisica, il NO2-Max ha ottenuto pareri molto positivi e, nel complesso, la soddisfazione è diffusa. I pareri più diffusi parlano di un’evidente riduzione del girovita e della massa grassa, a seguito della costante assunzione del prodotto abbinata a una costante attività fisica.

 

 

Domande frequenti

 

No2-Max è un prodotto sicuro?

Assolutamente sì, perché i suoi ingredienti sono naturali e, in seguito alla sua assunzione, non si sono verificati casi di intolleranze o sgraditi effetti collaterali. Inoltre l’azienda che lo produce – Crazy Bulk – opera nel settore da tempo ed è molto considerata.

 

No2-Max consente di ottenere i risultati promessi?

Come ripetiamo spesso, questi integratori non sono miracolosi e la loro assunzione, se non affiancata a un regime alimentare corretto e a un’intensa attività sportiva, serve a poco. Dunque entrate nell’ordine di idee di acquistarlo solo se vi siete prefissati obiettivi da raggiungere attraverso l’allenamento e l’alimentazione. Ecco, in questo caso No2-Max vi darà una bella mano, in virtù della sua formula.

 

Quali sono gli ingredienti su cui puntare per un trattamento pre-workout sicuro ed efficace?

– la creatina, che in qualità di composto intermedio del metabolismo energetico contribuisce ad aumentare la forza muscolare e le prestazioni fisiche in fase di allenamento;

– gli aminoacidi a catena ramificata (BCAA), che partecipano alla sintesi delle proteine per massimizzare la resistenza allo sforzo;

– la taurina, che incentiva il metabolismo di zuccheri e lipidi a livello epatico per aiutare a mantenere sotto controllo il peso corporeo;

– le vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2, B5 e B6), utili per un’adeguata produzione di energia e il corretto funzionamento del sistema nervoso;

– e l’arginina, un catalizzatore dell’ossido nitrico che agisce come vasodilatatore per favorire la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti muscolari.

 

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Testo-Max – La migliore alternativa legale a Sustanon

 

Tutto Quello Che Devi Sapere su Testo-Max

In commercio esistono numerose offerte e promozioni legate alla vendita degli integratori alimentari, ma oggi vogliamo concentrare la nostra attenzione sugli stimolatori di testosterone, un ormone steroideo del gruppo androgeno che interviene sullo sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico e sull’attività sessuale.

Nello specifico, prenderemo in esame l’integratore più venduto e utilizzato dagli atleti e dai bodybuilder, il Testo-Max, come alternativa legale al Sustanon per incrementare la tonicità dei muscoli e le prestazioni fisiche.

Non serve essere degli scienziati per capire che gli ormoni svolgono un ruolo fondamentale nei processi di crescita e potenziamento della massa muscolare. Il testosterone, in particolare, è l’ormone maschile per eccellenza che nel periodo prenatale determina lo sviluppo dei caratteri sessuali, raggiungendo il picco massimo di produzione in età puberale.

In questa fase è responsabile del cambiamento del timbro di voce e della crescita dei peli, oltre a rivestire un ruolo essenziale nell’accrescimento delle ghiandole surrenali e dell’apparato muscolo-scheletrico. Man mano che l’età avanza, però, la sua produzione spontanea a opera delle cellule di Leydig situate nei testicoli tende a diminuire annualmente dell’1%, con valori che, dopo i 18 anni, vanno dai 240 ai 950 ng/dl.

Nell’uomo adulto la funzione di questo ormone è molto importante, in quanto coinvolto nella regolazione del desiderio sessuale e della fertilità, influenzando la qualità e quantità dello sperma prodotto dall’apparato genitale maschile.

I prezzi migliori – Come comprare Testo-Max

Più costoso, ma allo stesso tempo anche più efficace, il Testo-Max a marchio Crazy Bulk, sul quale vogliamo concentrarci nelle righe che seguono, così da fornirvene un’accurata panoramica. Il prodotto  offre gli stessi risultati degli steroidi legali che necessitano di prescrizione medica, ma senza alcun effetto collaterale significativo.

Il prodotto viene venduto in flaconi contenenti 120 capsule. Sul sito ufficiale di Crazy Bulk ogni confezione può essere acquistata al prezzo di 49,99 euro ma si può risparmiare notevolmente decidendo di comprarne due, che sono vendute a 99,98 euro con un terzo flacone in regalo.

 

Quali sono i benefici di Testo-Max

Ideale per chi cerca disperatamente un integratore per il bodybuilding che possa davvero funzionare, la sua formula è arricchita con acido D-aspartico, un precursore dell’ormone luteinizzante LH responsabile della sintesi degli ormoni sessuali da parte dei testicoli maschili, per condurre automaticamente a un picco nella produzione di testosterone nell’organismo.

Oltre a questo, ci sono altri dieci ingredienti che incentivano in modo naturale l’incremento della fisiologica produzione degli ormoni steroidei, tra cui il panax ginseng (utile per migliorare la circolazione sanguigna e la funzionalità erettile), lo zinco, il boro, la vitamina D3, l’estratto di fieno greco (che favorisce la salute cardiovascolare) e la bioperina.

 

Come assumere Testo-Max correttamente

Si raccomanda di seguire in modo scrupoloso le indicazioni fornite per l’assunzione del prodotto, ovvero quattro compresse, ingerite con un bicchiere d’acqua, prima della colazione. Il tutto per due mesi (sia quelli in cui ci si allena, sia quelli di riposo) a cui va fatta seguire una settimana e mezza in cui le capsule non vengono assunte. 

Trattandosi di un integratore clinicamente testato e realizzato con ingredienti naturali che non comportano effetti collaterali, può essere assunto con tranquillità senza alcun rischio per la salute, ma in ogni caso è sempre buona norma consultare il proprio medico e leggere attentamente il foglietto illustrativo.

 

Come funziona Testo-Max

Come già anticipato, Testo-Max rientra tra gli integratori di testosterone più popolari del momento, e non solo perché venduto a un prezzo di gran lunga più conveniente rispetto ai tradizionali steroidi anabolizzanti che implementano eccipienti di sintesi chimica nella formulazione, ma anche perché capace di supportare effettivamente la funzione dell’organismo di incrementare spontaneamente i livelli di testosterone.

Oltre a essere un prodotto sicuro e legale rispetto agli steroidi contenuti nel Sustanon, è composto per la maggior parte da ingredienti naturali capaci di portare a risultati concreti e riscontrabili già nel breve periodo.

Tra questi, il più efficace è sicuramente l’acido D-aspartico, un aminoacido che si propone di aumentare la produzione di ormone luteinizzante LH per stimolare la sintesi del testosterone da parte dell’organismo.

Grazie a questo eccipiente, quindi, si potrà ottenere un effettivo aumento della massa muscolare magra, della forza fisica e della resistenza, oltre a migliorare le prestazioni sessuali e i tempi di recupero in caso di fratture ossee e contratture.

A differenza degli steroidi anabolizzanti del Sustanon, che hanno un impatto negativo sull’organismo, può essere assunto anche a lungo termine per migliorare il proprio stato di salute generale, limitando al contempo gli effetti indesiderati.

Testo-Max ingredienti

Formulato con acido D-aspartico, estratto di fieno greco e tribulus terrestris, questo integratore contribuisce ad aumentare la produzione di ormone luteinizzante LH e la conseguente sintetizzazione di testosterone, in modo da favorire l’incremento della massa muscolare, delle prestazioni fisiche e dell’attività sessuale.

Pur essendo formulato con eccipienti perlopiù di origine naturale, risulta abbastanza potente da garantire un equilibrato apporto ormonale, ma senza comportare alcun effetto collaterale. Non solo, il motivo principale per cui il prodotto è particolarmente apprezzato da atleti e bodybuilder è la sua capacità di migliorare in maniera significativa le performance sportive e la resistenza allo sforzo, oltre a incentivare il metabolismo lipidico per favorire la perdita di peso e rinforzare il tono muscolare.

Inoltre, a differenza del suo fratello maggiore Sustanon, Testo-Max può essere acquistato senza alcuna prescrizione medica, sebbene un consulto con il proprio medico di fiducia prima di iniziare l’integrazione sia sempre consigliato.

Grazie al ginseng e alle vitamine A, B5, B12, K2 e D3, è in grado di rinforzare il sistema immunitario e di accelerare il metabolismo dei lipidi per favorire la riduzione della massa grassa.

Lo zinco, il magnesio e la vitamina B6 contribuiscono, invece, al mantenimento di un pH equilibrato nel sangue, regolando i livelli ematici di colesterolo LDL e il ritmo cardiaco attraverso un’efficace azione vasodilatatrice.

 

Testo-Max Effetti Collaterali

La maggior parte delle persone che ricorre ai booster anabolizzanti per testosterone lo fa nella convinzione che “qualche compressa” assunta di tanto in tanto non comporti alcuna controindicazione significativa e che basti un’integrazione moderata per non avere riscontri negativi sul proprio stato di salute generale.

L’idea alla base di questa concezione è sostenuta dal fatto che sul mercato esistono prodotti notoriamente più pericolosi (e anche illegali) e altri che – a fronte di un uso moderato – non implicano alcun rischio per l’organismo, almeno apparentemente.

Al di là delle credenze popolari, non bisogna dimenticare che questi integratori nascono fondamentalmente come terapia ormonale sostitutiva per curare i disturbi che possono comparire durante l’andropausa o per compensare eventuali deficit nella produzione androgenica del testosterone.

Pertanto, il loro impiego per incrementare la massa muscolare e la resistenza allo sforzo non trova alcuna motivazione medica, cosa che spesso determina l’uso degli steroidi anabolizzanti da parte di persone che non hanno la piena consapevolezza di cosa stiano realmente facendo al proprio corpo.

Uno dei motivi principali per cui molti appassionati di fitness e bodybuilding scelgono di utilizzare il Testo-Max come alternativa al pericoloso Sustanon, è la totale assenza di effetti collaterali che potrebbero mettere a rischio la salute. L’unica controindicazione registrata è l’esponenziale aumento della libido e delle erezioni, effetti che tutto sommato non sono poi così sgraditi agli uomini!

Pertanto, chi è alla ricerca di un’alternativa naturale, efficace e sicura agli steroidi anabolizzanti contenuti nel Sustanon, può ricorrere al Testo-Max, che rientra tra i migliori booster potenziatori di testosterone attualmente disponibili sul mercato.

 

Opinioni

Alcune considerazioni generali: normalmente la produzione giornaliera di testosterone nell’uomo adulto varia dai 5 ai 7 milligrammi, ma recenti studi hanno dimostrato come i suoi livelli ematici tendano ad aumentare significativamente durante lo sforzo fisico, persistendo all’interno del torrente circolatorio anche fino a due ore dopo il workout.

Ora, considerato che l’ormone contribuisce al potenziamento del tono muscolare e della massa corporea, non c’è da meravigliarsi che i bodybuilder e gli atleti facciano sempre più spesso ricorso a degli integratori di testosterone per migliorare le prestazioni fisiche e vivere una vita sessuale più appagante.

Tuttavia, dal momento che questi prodotti hanno come unico obiettivo la modulazione e l’aumento della produzione di questo potente ormone anabolico (il cui eccesso potrebbe comportare effetti contrari a quelli sperati), per ottenere un effettivo miglioramento delle performance fisiche senza mettere a repentaglio la salute e il benessere dell’organismo è necessario effettuare dei test per rilevare un’eventuale concentrazione anomala del testosterone e l’eventuale presenza di patologie che potrebbero interferire con la sua corretta sintetizzazione.

Per quanto riguarda nello specifico il Testo-Max e se l’integratore sia in grado di mantenere effettivamente tutte le promesse fatte, ci preme precisare che il prodotto non è adatto a tutti.

Innanzitutto, sarebbe preferibile non utilizzarlo qualora si abbiano livelli sani di testosterone nell’organismo, poiché in questo caso l’unica vera strategia per mettere su muscoli di qualità e avere un fisico scolpito è svolgere una regolare attività fisica e seguire una dieta sana ed equilibrata.

Allo stesso modo, ne sconsigliamo tassativamente l’assunzione a chi cerca una soluzione più facile e meno faticosa all’allenamento e alle sane abitudini alimentari. Questo perché nessun integratore, per quanto efficace e di buona qualità, potrà mai portare agli stessi risultati di uno stile di vita salutare e attivo, senza contare il fatto che il cibo spazzatura, l’alcol e lo zucchero sono i principali “killer” dell’ormone maschile.

Domande frequenti

 

A cosa serve Testo-Max

Sostanzialmente la sua funzione è quella di aumentare in modo naturale la produzione del testosterone nel nostro corpo, il che comporta una serie di vantaggi quando ci si allena in palestra: incremento della resistenza agli sforzi e aumento della massa muscolare.

Che risultati devo aspettarmi utilizzando Testo-Max

Lo ribadiamo per l’ennesima volta: questi prodotti non sono miracolosi e, per apprezzarne l’efficacia, è indispensabile abbinare alla loro assunzione un regime alimentare studiato ad hoc e un allenamento intenso. In altre parole non aspettatevi che basterà assumere le quattro compresse di Testo-Max per vedere i muscoli lievitare e il grasso sparire…

Testo-Max è efficace sulla libido

Nonostante vada a incrementare la produzione di testosterone, non è possibile affermare che ci sia una correlazione tra l’assunzione di Testo-Max e l’aumento delle prestazioni sessuali. Dunque se il vostro obiettivo principale è quello, probabilmente fareste meglio a guardare altrove, magari dopo aver parlato con il vostro medico.

Che effetti positivi ha il testosterone

Sebbene il testosterone venga spesso associato all’attività erettile e all’incremento della libido, quello che molti non sanno è che la sua produzione ha effetti positivi anche su alcuni processi fisiologici dell’organismo, che riguardano nello specifico l’attività celebrale e il metabolismo. A livello cardiovascolare è correlato positivamente con il colesterolo HDL grazie alla sua capacità di incentivare la produzione degli enzimi e la sintetizzazione delle proteine da parte del fegato.

Inoltre, partecipa (seppur in modo indiretto) alla formazione dei globuli rossi migliorando le prestazioni aerobiche durante lo svolgimento delle attività fisiche, e contribuisce a rinforzare il sistema immunitario e la densità minerale ossea in virtù della sua capacità di influenzare la presenza e la produzione endogena del colecalciferolo (vitamina D3) a livello dell’epidermide.

Infine, ma non per questo meno importante, è fondamentale sia per il corretto funzionamento dell’attività insulinica sia per il metabolismo dei grassi e dei carboidrati, due meccanismi che contribuiscono all’aumento della massa magra e muscolare. Insomma, è abbastanza evidente come il testosterone sia indispensabile, non solo per il buon funzionamento del sistema riproduttivo maschile, ma anche per il benessere e la salute dell’intero organismo.